Il Medioevo in Italia e in Europa. Vol. 1: la tarda antichità

di Andrea Babini

Adrianopoli, Sant’Agostino, Teodosio I , Onorio, Stilicone, il primo sacco di Roma, Ezio, Ipazia d’Alessandria, Petronio Massimo, Avito, Ricimero e Maggiorano, il sacco dei Vandali, Libio Severo, Procopio Antemio, Augustolo e Odoacre, Gundobaldo e Glicerio, Giulio Nepote ed OresteL’antichità medioevale si popola. Nomi che ricordiamo dalla scuola e nomi che, onestamente, non abbiamo mai sentito nominare eppure importanti, importantissimi, protagonisti di un’epoca che tendiamo a considerare vuota e comunque insignificante, poco pratica.Si parla  della grande biblioteca di Alessandria e di come si spegne la fiamma del pensiero greco che costituisce le nostre radici di uomini occidentali.Si parla di Attila, il grande condottiero che sconvolse l’Europa e fece tremare dalle fondamenta l’impero occidentale. Ci s’interroga: era davvero solo un barbaro sanguinario o perseguiva un lucido progetto politico? come viveva e da dove veniva? E ancora la più grande battaglia del mondo tardo antico, i campi catalaunici, con decine di popoli e tribù coinvolti.Si parla dei barbari, come i quali la storiografia non è stata generosa, anzi. Teodorico, il primo vero re barbaro in Italia fu un barbaro atipico. Leggiamo la sua vera storia e di come si viveva nell’Italia di Teodorico. Fu così terribile stare sotto i “barbari”?E le religioni: manicheismo e neoplatonismo, le prime comunità cristiane, i patriarcati, arianesimo, nestorianesimo, monofisismo, la questione cristologica, i grandi vescovi, Sant’Ambrogio, le eresie. Non si dimentica nulla.E’ la storia del medioevo, raccontata passo per passo, dal crollo dell’impero romano alla conquista araba.

Per il momento, perché poi seguiranno i volumi due e tre: conquista araba della Spagna, il Sacro Romano Impero, il feudalesimo, il Califfato di Baghdad, la Rus’ di Kiev, Ugo Capeto, Guglielmo in conquistatore, Stefano I e la nascita dell’Ungheria e poi l’anno 1000, le repubbliche marinare, i Normanni in meridione, lo scontro tra impero e papato, le crociate, i comuni, il grande scisma, il Barbarossa, il sacco di Costantinopoli,  Gengis Khan e l’orda mongola, Federico II e via dicendo. Seguiranno, in un futuro lontano, altre storie meravigliose fino ad Erasmo da Rotterdam.L’autore non è uno storico professionista. Fa tutt’altro nella vita e storia è la sua passione. La riversa a piena mani in queste pagine.

Di primo acchito ci viene da pensare che è molto lunga, troppo (sono oltre 600 pagine solo il primo volume), temiamo che si riduca a un arido elenco di nomi e date. Sono i ricordi di scuola.Solo che poi leggiamo dei barbari che non ce l’hanno fatta: i Burgundi e i Vandali; leggiamo di Clodoveo.E gli imperatori bizantini Zenone, Anastasio e Giustino. E i Sassoni e gli Anglosassoni,  i nuovi popoli che si affacciano sul palcoscenico della storia.E di dotte discussioni sull’antico limes. Con la lettura passano di mente le critiche e i timori.Il passaggio dal latino alla lingua volgare, l’italiano. E poi grandi figure di intellettuali vissuti in tempi difficili: Cassiodoro e Boezio. E via leggendo, pagina dopo pagina. Le avventure piccanti di Teodora raccontate dalla penna di Procopio di Cesarea. Giustiniano. Il Corpus iuris civilis. I Bizantini. San Benedetto da Norcia e il monachesimo. I Longobardi; siamo nel 568. Non ci ricordavamo una storia così fitta. Ci parevano secoli bui e vuoti.Gregorio Magno illumina il buio di quei secoli. Poi arrivano gli arabi, con Maometto. E i persiani: l’Impero sasanide. L’oriente diviene protagonista e porta le sue guerre mentre l’occidente crolla con Giustiniano, con Eraclio i Franchi, Balti, Sassoni, Finni, Norreni, Slavi, Frisoni e Anglosassoni, ai confini del mondo. Preparati a un arido elenco di nomi intanto leggiamo storie vere, di come i popoli si organizzano per dare stabilità al loro mondo. L’editto di Rotari. Tra guidrigildi, duelli giudiziari, libri penitenziari e ordalie il racconto di un mondo certamente arretrato, ma non statico e che inizia faticosamente a muoversi verso un’idea evoluta della convivenza civile. Il racconto della nascita del mondo che conosciamo. Ma non solo questo, che sarebbe già molto.

Non contento l’autore vola in America, in Africa, in India, in Cina e nel Giappone per descrivere le civiltà e le realtà che condivisero questi secoli della tarda antichità con i protagonisti europei.Pian piano ci si avvicina alla spartiacque che termina il volume, la conquista islamica del Nordafrica, la resistenza dei Berberi, la straordinaria figura dell’indovina berbera nemica giurata degli arabi. Fino alla notte del 29 aprile 711 che chiude per il momento la lettura, un attimo prima della catastrofe che si abbatte sui Visigoti nella penisola iberica.Diciamo anche questo, per terminare: che il volume è corredato di preziose cartine che illustrano, quasi pagina per pagina, gli avvenimenti. 


Editore: Risguardi

Collana: Saggi

Anno edizione: 2019

In commercio dal: 30 ottobre 2019

Pagine: 596 p., ill. , Brossura

EAN: 9788885527454

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