Dalla società fordista alla società digitale: la globalizzazione digitale

Mentre l’idea fordista della produzione si andava disseminando a livello globale tanto da formare una catena di montaggio planetaria, i progressi della tecnica (frutto essi stessi di quel modello) hanno prodotto una profonda innovazione tanto da modificare alcuni elementi di quel modello, tanto da renderlo inefficiente e scricchiolante. A tale riguardo Patrizio Bianchi scrive: “Dopo la crescita esponenziale avvenuta dal 2000 al 2008, i commerci internazionali subiscono una caduta nel 2009, per segnare una ripresa, apparentemente sul trend precedente, ma per ricadere poi ai livelli del 2008, lasciando credere a molti che la fase di globalizzazione degli scambi fosse giunta al suo limite. In realtà gli anni della crisi hanno incubato una nuova economia in cui ad una riduzione degli scambi materiali si è contrapposto un crescente scambio di dati, quindi di beni immateriali, sono forma di trasferimento di file, video, di software e altre modalità di condivisione di comunicazioni interattive; si potrebbe quindi definire questa nuova fase dello sviluppo digital globalization a significare quanto rilevante, nella nuova configurazione dell’economia, sia oggi il peso di questo nuovo modello di interazione sociale”…

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