
Il prossimo 11 febbraio prende il via una serie di incontri incentrati sul mondo della finanze e nel suo incrociarsi con diversi ambiti del sapere, dalla filosofia alla fisica. I seminari prendono il via dall’ultima pubblicazione di Emanuele Ippoliti che affiancherà altri esperti nei temi dei diversi seminari.
“I sistemi finanziari non sono solo un’infrastruttura centrale delle economie contemporanee, ma sono anche diventati un principio organizzativo della società contemporanea negli ultimi decenni. In questo stesso tempo, i modelli matematici per trattare i fenomeni finanziari non solo si sono sempre più diffusi, ma sono diventati anche sempre più sofisticati, così come i prodotti finanziari che descrivono. La matematica domina Wall Street e sembra fornire la chiave di acceso ad essa. E davvero così?”
Dalla quarta di copertina di “Un filosofo a Wall Street”
La finanza ci circonda: è dentro ogni cosa che facciamo e non possiamo ignorarla. Può far avverare i nostri sogni ma anche costruire incubi. Offre opportunità ma ci espone a rischi. E se la finanza suscita da sempre reazioni forti e contrastanti, la finanziarizzazione del mondo solleva oggi questioni filosofi che profonde. Già Aristotele sosteneva che «il guadagno che proviene dal denaro stesso è tra le forme di guadagno più contrarie alla natura». Eppure l’innovazione finanziaria è stata un fattore indispensabile per l’avanzamento dell’uomo dalla condizione di sussistenza alla prosperità materiale. Sterco del diavolo o grande innovazione umana: comunque la si voglia guardare, il denaro e con esso la finanza è una delle grandi forze che plasmano la contemporaneità. E se da una parte la diffidenza verso di essa pare motivata dalle ricorrenti crisi, dall’altra non si può dimenticare come il complesso sistema di pesi e contrappesi e di fiducia reciproca su cui il sistema finanziario si basa, renda possibili benefici non solo finanziari sempre più grandi. A partire da tali premesse, il libro si interroga sul ruolo delle macchine nella finanza, sulla natura dei mercati finanziari, sulla relazione tra finanza e politica, finanza ed etica, finanza e potere, nella convinzione che oggi più che mai un’indagine filosofica è tra le poche cose sensate che si possano fare sulla e per la finanza.