Descrizione
Il prossimo 21 aprile Stroncature Ospita il seminario “Dalle Adaptive Cities agli Smart Villages. Scenari dell’ abitare Post Covid”. Sul tema dibattono Stefano Andreani, Tommaso
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Il prossimo 21 aprile Stroncature Ospita il seminario “Dalle Adaptive Cities agli Smart Villages. Scenari dell’ abitare Post Covid”. Sul tema dibattono Stefano Andreani, Tommaso Davi e Rodolfo Pinto. Per partecipare è necessario registrarsi.
“La pandemia ha accelerato nella nostra vita quotidiana la trasformazione digitale grazie alla introduzione di una dimensione dell’ on-line sempre più viva che nell’ emergenza sopperisce alla impossibilità di partecipare in prima persona ad attività sociali e professionali. Ciò ha progressivamente svuotato gli spazi delle nostre città, e causato enormi danni socio-economici , mettendo a nudo criticità e lacune dei modi di organizzare ed abitare l’ urbanità fino ad oggi ma per converso accelerando l’ innovazione e provocando un ripensamento ri-avviando il dibattito sul confronto fra la sostenibilità del vivere la dimensione dell’ urbe e quella del ritorno alla dimensione rurale o il ricreare alcune qualità della stessa nel quartiere.
Ciò ci ha dato modo di riflettere e meditare sulla preziosa opportunità che si cela nel momento che viviamo; ovvero un tempo prezioso che dà l’ opportunità di fare chiarezza sulla complessità ripensando e riprogettando il modo di vivere ad abitare il contesto urbano e rurale contemporaneo, in preparazione alla fase post pandemica al fine di rivalutare non solo i concetti di sostenibilità della città nelle sue varie declinazioni, ma anche di definire strategie adatte ad avvantaggiarsi della accelerazione digitale al fine di determinare buone pratiche per la realizzazione di una visione della dimensione urbana e semi urbana post covid sempre più resiliente , inclusiva sostenibile e sopratutto dotata della capacità di un esercizio assiduo della compartecipazione civica nei suoi processi decisionali.
Si offre un dibattito per discutere dei principali trend e delle innovazioni in atto da parte di alcuni protagonisti del cambiamento in opera
Stefano Andreani è un ingegnere architetto e principal di Oblyk, uno studio di architettura e ricerca che sviluppa soluzioni alternative per l’ambiente costruito progettando spazi dinamici ed esperienze interattive. Partner del Kilometro Rosso Innovation District di Bergamo e INVIVIA a Boston, lo studio utilizza un approccio trasversale alla progettazione architettonica e all’innovazione tecnologica per creare ambienti intelligenti e adattivi﹣dalla scala degli interni ai contesti urbani.
Affiancando all’attività professionale quella accademica, Andreani è Lecturer in Architecture all Harvard University Graduate School of Design e Research Associate al Responsive Environments & Artifacts Lab (REAL), un laboratorio di ricerca che studia le opportunità delle nuove tecnologie per ambienti urbani responsivi ed esperienze aumentate nella città. Dal 2013 è coordinatore, lato Harvard, di un progetto di ricerca multidisciplinare sul futuro delle città in collaborazione tra il REAL Lab e l’Università di Bergamo.
Rodolfo Pinto è managing partner di Pnsix, studio di service design e innovation management che progetta prodotti, servizi ed esperienze fisiche e digitali.
Laureato in Giurisprudenza, ha completato la sua formazione con corsi di specializzazione in management dell’innovazione presso la business school del Politecnico di Milano.
Inizia la sua carriera nel 2010 investendo e realizzando imprese innovative tra l’Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti.
E’ stato lead investor e advisor di Cola Messenger, startup californiana di messaggistica, poi venduta a Layer Inc.
Dal 2015 al 2020 è stato Amministratore Delegato di Green Energy Storage, società che sviluppa batterie green per le rinnovabili partendo da un brevetto dell’università di Harvard e che è divenuta parte della European Battery Alliance.
Tra gli incarichi ricoperti è oggi Coordinatore di Bergamo Smart city and Community e membro del consiglio di amministrazione di Green Energy Storage. Nel 2019 è stato nominato da Forbes tra i 100 under 30 che stanno rivoluzionando il mondo.
Con Pnsix ha pubblicato il White Paper “Adaptive Cities: user centered approach, contextual design e innovation management per l’evoluzione delle città” con l’obiettivo di promuovere il concetto di Città Adattive, fondate su Urban Experience Design e innovazione human centered.
Tommaso Davi è un ricercatore ed un imprenditore operante nell’ ambito dei sistemi urbani innovativi e complessi su scala metropolitana “Urban Stacks” che collabora nel supportare diverse organizzazioni della filiera del costruito e nel contesto urbano, nello sviluppo di iniziative e progetti atti a massimizzare la inclusione della diversità e le dinamiche di innovazione e digitalizzazione finalizzati allo sviluppo di resilienza urbana.
E’ stato il relatore ed è il co-fondatore della Harvard Graduate School of Design Urban Stack Initiative, un programma di ricerca che oggi sviluppa framework sistemici per migliorare la comprensione delle infrastrutture tangibili ed intangibili che impattano le organizzazioni del costruito e originano le loro dinamiche di innovazione informando conseguentemente lo sviluppo del contesto urbano contemporaneo in un epoca di progressiva incertezza e complessità progettuale globale.
Tommaso oggi opera in Italia per lo sviluppo di modelli innovativi di valorizzazione del patrimonio immobiliare, adottando una combinazione di tecnologia e strategie di ricerca, rete, impresa e design, per assistere città ed il settore pubblico o privato nel raggiungimento degli obbiettivi della UN Agenda 2030 inerenti la scala metropolitana. E’ uno studente del programma Executive Master of Business Administration della ESCP Business School ed un alumnus della Architectural Association School of Architecture oltre ad essere un professionista neurodivergente.
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