
Agli occhi di una parte del mondo l’Italia credo abbia un peccato originale da scontare: quello di essere nata. Gli accordi che a Plombières nel luglio del 1858 Napoleone III impose a Cavour erano chiari. Si trattava di creare una confederazione di Stati, con un regno del nord, uno del centro, il regno delle due Sicilie e il papato a cui sarebbe spettata la presidenza onoraria. Una confederazione dunque, non uno Stato unitario. L’idea dell’imperatore dei francesi era semplice: strappare la camicia di forza imposta alla Francia con il Congresso di Vienna e ridurre in Italia l’influenza austriaca a vantaggio di quella francese. Detto altrimenti, l’Italia non avrebbe dovuto nascere. Sarebbe dovuta restare una pura espressione geografica, come voleva Metternich, ma sotto l’influenza di Parigi, al posto di quella di Vienna…