
I guasti che si sono prodotti in questi anni, primo fra tutti la mancata manutenzione dello Stato sociale, non sono dovuti nè al mercato, nè alla globalizzazione, nè alle multinazionali, ma da una visione dogmatica, manichea, irrazionale al limite del fondamentalismo di quanti attribuivano al mercato, alla globalizzazione e alle multinazionali una funzione salvifica e taumaturgica, che non riconosceva alcun valore alle ragioni degli altri. Il guaio è che non abbiamo fatto tesoro degli errori del passato e, dimenticando che il vero problema è il dogmatismo, stiamo passando da un eccesso all’altro e ora tendiamo ad attribuire allo Stato quella funzione salvifica che prima si attribuiva al mercato.