La decisione del Presidente cinese Xi Jinping di non partecipare al vertice del G20 in India segna un punto cruciale per il multilateralismo e pone domande sull’efficacia stessa del G20 come forum di leadership globale. Nonostante la Cina abbia inviato il suo Premier Li Qiang al vertice, l’assenza di Xi mette in luce le profonde divisioni all’interno dell’organizzazione, già esacerbate da disaccordi su temi come il cambiamento climatico, la guerra in Ucraina e le tensioni bilaterali tra India e Cina.
Il G20 è stato istituito con l’obiettivo di trovare un consenso tra le nazioni più potenti del mondo, malgrado le loro divergenze sociali o economiche. Nel corso dei primi due summit nel 2008 e 2009, il forum è stato esaltato come il principale organo internazionale per la presa di decisioni, in risposta alla crisi finanziaria globale. Tuttavia, le dinamiche globali si sono spostate notevolmente nel corso dell’ultima decade. L’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e l’escalation del conflitto in Ucraina hanno creato un’ulteriore frattura all’interno del G20, mentre le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina hanno accentuato le linee di faglia tra i membri sviluppati e in via di sviluppo.