I “Five Eyes” e lo spionaggio tecnologico cinese

I capi dei servizi di sicurezza di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda (i cosiddetti “Five Eyes”)hanno manifestato crescenti preoccupazioni riguardo alle attività di spionaggio cinese rivolte contro le aziende tecnologiche, in particolare nella Silicon Valley. L’incontro, svoltosi lo scorso 18 ottobre in occasione del primo Emerging Technology and Securing Innovation Security Summit presso la Stanford University, riconosce un cambio di focus dello spionaggio cinese, che si è allontanato dai tradizionali obiettivi istituzionali a Washington per concentrarsi sul settore tecnologico della Bay Area. Gli agenti della sicurezza hanno cercato di coinvolgere il settore privato nella lotta contro quella che è stata definita una “minaccia senza precedenti”, sottolineando la necessità di proteggere le nuove tecnologie per mantenere il vantaggio competitivo dell’Occidente su Pechino.

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