
C’è un’altra riflessione da fare rispetto a quanto si diceva ieri e cioè sul fatto che la nostra vita online si svolge all’interno di social network che niente hanno a che fare con le società liberali, nelle quali viviamo la nostra vita offline. Il caso Trump ha messo in evidenza queste contraddizioni (chi decide quando espellere un utente? È possibile fare ricorso a una autorità terza? I frutti del mio lavoro online possono essere annullati e confiscati senza che io possa fare nulla?) ma, paradossalmente, nel momento in cui i social mostrano tutta la loro forza, bannando Trump, di fatto si scavano la fossa, mostrando il volto truce del loro potere.