
Spesso le citazioni più abusate di un intellettuale rappresentano la banalizzazione del suo pensiero. Non nel caso di Keynes: quel “nel lungo periodo saremo tutti morti” è, per certi versi, la chiave di lettura più corretta del suo pensiero e la si coglie al meglio se la si collega alla polemica con i neoclassici. Andando all’osso, costoro sostenevano che il mercato era in grado da solo di assorbire le crisi di produzione e consumo e che nel lungo periodo avrebbe raggiunto il suo equilibrio ottimale, senza interventi della mano pubblica e tutto si sarebbe risolto per il meglio.