Nei giorni scorsi si è cercato di sostenere una tesi e cioè che la diagnosi sui mali della politica italiana va ribaltata. La colpa non è dei partiti politici e dei loro dirigenti che hanno abbandonato le alte istanze ideali delle grandi famiglie politiche europee, quella socialista, quella liberale e quella popolare. Al contrario la causa della crisi della politica che ha colpito prima l’Italia (il nostro destino è quello di fare da laboratorio) è proprio in quelle grandi famiglie politiche che, sorte per risolvere i grandi problemi del Novecento, hanno poco o niente da dire nei confronti dei problemi della modernità che ora stiamo vivendo. E questo è il primo punto.
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