Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
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Plötzlich 33 Bundestagsabgeordnete weniger aus Bayern
Improvvisamente 33 membri in meno del Bundestag dalla Baviera
La coalizione del semaforo sta discutendo una modifica della legge elettorale che consiste, principalmente, nella rimozione della clausola di mandato di base.
Questa prevede che se un partito che non raggiunge la soglia minima per entrare in parlamento - cinque per cento - ma vince almeno tre mandati diretti nel secondo voto, può essere comunque eletto.
Secondo il giornalista Robert Rossmann, la nuova legge elettorale potrebbe creare un problema alla Csu - Unione Cristiano-Sociale in Baviera - in quanto elimina la sua “assicurazione di sopravvivenza”, visto che alle ultime elezioni ha ottenuto solo il 5,2% a livello nazionale.
Tuttavia, Rossmann evidenzia come il segretario parlamentare dei Verdi al Bundestag, Michael Steffen, sia certo "che la CSU possa e troverà un modo" in cui lo scenario non si verifichi e che comunque in generale il semaforo è "aperto anche al suggerimento di un collegamento in lista". Ragion per cui Rossmann sottolinea come ci sia ancora una possibilità per il partito socialista-cristiano bavarese per entrare in parlamento alle prossime elezioni: allearsi con la CDU - Unione Cristiano-Democratica di Germania.
Die Koalition der Widersprüche
La coalizione delle contraddizioni
L'esperienza insegna che la durata dei negoziati non consente di trarre conclusioni automatiche sulla qualità dei risultati, ma che sicuramente aumenta il livello di aspettativa degli stessi: secondo il giornalista Daniel Brössler, la coalizione del semaforo sotto questo aspetto ha superato se stessa.
Dopo una lunga riunione del comitato di coalizione - interrotta da un viaggio di gabinetto a Rotterdam - martedì sera il semaforo è finalmente riuscito a presentare il pacchetto di modernizzazione tanto atteso.
Pacchetto che, secondo Brössler, è stato raggiunto tramite sì i tipici compromessi della coalizione, ma anche grazie a principalmente tre fattori: la personalità del cancelliere, le dure condizioni quadro e le mutate dinamiche interne al rapporto triangolare in cui, con sgomento dei Verdi, l'accento si è spostato su l'alleanza tra SPD e FDP.
Infine il giornalista evidenzia che per quanto le contraddizioni interne alla coalizione portino a litigi e rallentino l’azione di governo, esse costringono tutte e tre le parti a scendere a compromessi e per quanto non faranno vincere al semaforo un premio per l'eleganza politica, possono essere utili per rendere la coalizione funzionante.
Eine Einigung ist notwendig
È necessario un accordo
La giornalista Kerstin Bund sottolinea come un tempo gli scioperi si svolgessero principalmente dietro i cancelli delle fabbriche e che quando le catene di montaggio si fermavano, ciò infastidiva in particolare i proprietari delle fabbriche.
Tuttavia, ad oggi la situazione è diversa: la stragrande maggioranza delle vertenze di lavoro si svolge ormai nel settore dei servizi, cioè proprio dove molti cittadini le sentono direttamente.
Infatti, la giornalista sottolinea come la veemenza dello sciopero all'inizio della settimana e la sua tempistica fanno dubitare che i sindacati siano all'altezza di questa responsabilità, in quanto traspare che lo sciopero evidentemente non era l'ultima risorsa - che dovrebbe essere visto che pesa sui consumatori - ma la prima scelta.
Motivo per il quale Bund evidenza quanto sia importante che le parti dell'accordo contrattuale raggiungano rapidamente un accordo al tavolo dei negoziati; perchè se non lo fanno il rischio di una controversia industriale illimitata a livello nazionale è alto.
Gli scioperi devono fare male o non avranno alcun effetto; ma a lungo andare, tuttavia, non possono essere organizzati contro l'accettazione del pubblico in generale.
Questo non solo danneggia la reputazione dei sindacati, ma rende anche più forti le richieste di nuove leggi; ragion per cui secondo la giornalista adesso è il momento in cui datori di lavoro e sindacati devono concordare compromessi.
Ein König und Freund
Un re e un amico
Mercoledì 29 marzo Re Carlo III si è recato per la prima volta in Germania come capo di stato britannico: è stato anche il suo primo viaggio all’estero come rappresentante della famiglia reale inglese.
Seppur la sua la prima visita all’estero sarebbe dovuta avvenire in Francia - il viaggio è stato annullato a causa delle proteste contro la riforma delle pensioni -, il giornalista Alexander Mühlauer sottolinea come sia significativa questa visita in quanto rimane un segno speciale di amicizia nei confronti della Germania.
Un'amicizia, che come ricorda Mühlauer, è nata dopo il 1945 e che deve continuare ad essere valorizzata e coltivata, soprattutto ora che la guerra infuria di nuovo in Europa.
Sottolinea, infatti, come la guerra in Ucraina ci ricordi quotidianamente quanto sia importante la Gran Bretagna per la sicurezza in Europa - nonostante la Brexit: la NATO dipende dall'intelligence britannica e dalle consegne di armi a Kiev; il Regno Unito rimane l'unica potenza nucleare dell'Europa occidentale, insieme alla Francia, e che quindi è fondamentale per la deterrenza nucleare del continente.
Infine, Mühlauer sottolinea come una Gran Bretagna forte e cosmopolita è nell'interesse non solo della Germania, ma anche dell’Unione Europea in quanto non si sa quanto ancora un presidente transatlantico starà alla Casa Bianca.
Deutsche Banken zwischen Angst und Aufatmen
Banche tedesche tra paura e sospiro di sollievo
Venerdì 24 marzo, la Deutsche Bank si è trovata improvvisamente in una pericolosa spirale al ribasso: il prezzo delle azioni è crollato di quasi il 15 per cento a meno di nove euro senza apparente motivo esterno.
Persino i politici, che secondo i giornalisti Meike Schreiber e Markus Zydra dovrebbe evitare di commentare le crisi dei mercati, come il cancelliere federale Olaf Scholz ma anche la Presidente della BCE, si sono sentiti obbligati a sostenere in modo dimostrativo la banca - anche perché il governo guidato da Scholz recentemente aveva radicalmente modernizzato e riorganizzato il suo modello di business.
Lunedì, comunque, le azioni Deutsche Bank hanno ripreso a salire, il che è un indicatore della situazione generale del mercato bancario europeo, che risulta essere più solido di quello americano.
Tuttavia, i giornalisti sottolineano la questione di come sia possibile che il sistema bancario globale sia ancora così vulnerabile dopo quindici anni dalla crisi finanziaria.
Almeno, evidenziano che la Deutsche Bank - a differenza di Credit Suisse - dispone di elevate riserve di liquidità, che sono anche ampiamente protette dall'assicurazione sui depositi e che quindi una corsa ai depositi come nel caso della Credit Suisse o della Silicon Valley Bank è quindi considerata improbabile.
Die FDP und das E-Fuel-Märchen
Il FDP e la favola dell'e-fuel
Dopo che l’FDP è riuscita con successo ad inserire gli e-carburanti tra i combustibili utilizzabili dopo il 2035, il leader del partito Christian Lindner ha fatto un ulteriore passo successivo, dichiarando che vuole abbassare le tasse su questi carburanti sintetici.
Secondo Süddeutsche Zeitung l'idea alla base di questo progetto è pure corretta se, in primo luogo, gli e-fuel sono effettivamente prodotti in modo tale da essere climaticamente neutri nel loro bilancio complessivo e se in secondo luogo ciò accade in luoghi in cui l'elettricità verde non può essere utilizzata per altre finalità.
Tuttavia, nell’articolo viene riportata l’ultima analisi del Potsdam Institute for Climate Impact Research secondo cui nel 2035 non saranno prodotti in tutto il mondo nemmeno lontanamente e-carburanti sufficienti a coprire la sola domanda di motori a combustione tedeschi.
Quindi, secondo l’articolo l'alternativa alle agevolazioni fiscali per gli e-fuel sarebbe rendere i combustibili fossili così costosi, ad esempio attraverso il prezzo della CO₂, ma renderebbe la transizione non economicamente sostenibile.
Motivo per il quale l’articolo sottolinea come la tassa sui veicoli a motore è il miglior esempio per capire come il FDP non si occupi della protezione del clima, ma della politica clientelare.
Berlin und Den Haag legen Heere zusammen
Berlino e L'Aia uniscono gli eserciti
Germania e Paesi Bassi, anche se stanno già collaborando in ambito militare più di chiunque altro in Europa, vogliono promuovere ulteriormente la loro integrazione in questo settore, subordinando da giovedì 30 la terza brigata del Regio Esercito ad una divisione tedesca.
Il giornalista Thomas Gutschker ripercorre la storia dell'integrazione delle forze dell'esercito dei due Paesi partendo dal 1995 - anno in cui è stato formato il Corpo tedesco-olandese a Münster, in grado di guidare una grande formazione fino a 100.000 uomini - arrivando fino ad oggi.
Infatti, ricorda come insieme abbiano già consegnato all’Ucraina l'obice semovente 2000 e che in un prossimo futuro dovrebbero anche inviare Leopard 1A5 - attualmente ancora in riparazione - il sistema di difesa missilistica Patriot e 18 carri armati delle scorte della Bundeswehr e che comunque insieme addestrano soldati ucraini nell'ambito della missione EUMAM.
Inoltre, Gutschker sottolinea come entrambi i Paesi abbiano anche annunciato la loro volontà di continuare a sostenere militarmente l'Ucraina e che vogliono procurarsi congiuntamente munizioni di artiglieria per il Paese.
Ma non solo, probabilmente in un futuro potrebbero arrivare a consegnare congiuntamente in Ucraina anche aerei da combattimento e/o addestrare piloti di caccia.
EU beschließt endgültig weitgehendes Verbrenner-Aus
L'UE decide finalmente di spegnere il motore a combustione di vasta portata
Dopo settimane di blocco da parte della Germania, nello specifico da parte del FDP, ora c'è un accordo a Bruxelles: dovrebbero esserci regole speciali per i cosiddetti e-carburanti al fine di poterli continuare ad utilizzare anche dopo il 2035.
Inizialmente l’Unione Europea aveva proposto lo stop all’uso dei motori a combustione dal 2035, solo che la Germania aveva bloccato la decisione in quanto voleva inserire la possibilità di poter immatricolare dopo il 2035 ancora auto con un motore a combustione adatto solo per i e-carburanti - escludendo quindi benzina e diesel - al fine di rendere più economicamente sostenibile la transizione.
L’articolo, tuttavia, sottolinea come permangono ancora dubbi sulla possibilità di attuare le eccezioni per i carburanti elettronici, come concordato dalla Commissione europea e dalla Germania, in quanto anche le auto a carburante elettrico devono essere incluse nei regolamenti dell'UE mediante un cosiddetto atto delegato.
Questo “atto delegato” anche se è emesso dalla Commissione Ue, può essere contestato dal Parlamento Ue e dagli Stati UE per un periodo di massimo due mesi.
Ragion per cui, l’articolo riporta l’avviso del deputato SPD e professore di diritto europeo, René Repasi, che si è già chiesto su Twitter se il progetto possa essere attuato come previsto, ma anche le dichiarazione dei Verdi del Parlamento europeo che hanno annunciato di voler esaminare attentamente il compromesso.
„Scholz und Lindner haben sich gegen den Klimaschutz verbrüdert“
"Scholz e Lindner hanno fraternizzato contro la protezione del clima"
La Gioventù Verde ha apertamente criticato le decisioni prese nella riunione di governo, iniziata venerdì e terminata martedì, dalla coalizione del semaforo sui temi del clima e delle infrastrutture.
Il portavoce federale della Gioventù Verde, Timon Dzienus, ha infatti affermato di essere deluso dai risultati e ha sollevato l'accusa: "Olaf Scholz e Christian Lindner hanno fraternizzato contro la protezione del clima".
Il ministro federale dell'Economia, Robert Habeck, ritiene possibile che la decisione di accelerare la pianificazione delle infrastrutture, al fine di renderle meno impattanti dal punto di vista ambientale, venga rallentata dal lungo processo di discussione della coalizione del semaforo a livello statale.
Infatti, l’articolo sottolinea come ci siano volute settimane per portare Verdi, SPD e FDP a concordare di promuovere una pianificazione semplificata e accelerata non solo per l'espansione della produzione di energia ecologica, delle reti elettriche e del trasporto ferroviario, ma anche - come auspicato dal FDP - per l'eliminazione di gravi strozzature autostradali.
Motivo per il quale, alla fine dell’articolo viene sottolineato come i tre partiti debbano avere un effetto adeguato sui “livelli inferiori” delle componenti politiche e sociali al fine di attuare le riforme appena approvate.
Inflation in Deutschland fällt im März auf 7,4 Prozent
L'inflazione in Germania scende al 7,4% a marzo
Da inizio marzo il tasso di inflazione in Germania è sceso notevolmente: come annunciato giovedì dall'Ufficio federale di statistica di Wiesbaden, il tasso è sceso al 7,4% - dal 8,7% di gennaio e febbraio.
Che ci fosse un calo del tasso già a marzo non era del tutto inaspettato. L’articolo, prima di proseguire con l’analisi, riporta le definizioni di alcuni concetti utili per questo tema, come il cosiddetto effetto base statistico, secondo cui i prezzi attuali vengono sempre confrontati con quelli dello stesso periodo dell'anno precedente.
L'anno scorso, tuttavia, l’articolo ricorda che a marzo era appena iniziata la guerra in Ucraina e i timori di carenze energetiche hanno fatto salire alle stelle i prezzi dell'energia. Quest'anno, invece, a differenza di gennaio e febbraio, per marzo i prezzi dell'energia saranno confrontati con i prezzi già elevati dell'anno precedente e ciò significa che i tassi di aumento saranno inevitabilmente inferiori. Infatti il tasso di inflazione di fondo - core -, che è l'inflazione senza prezzi fortemente fluttuanti come quelli dell'energia e dei generi alimentari, ha continuato a salire.
Comunque, Jürgen Michels, capo economista del Bayern LB, ha affermato che già il fatto stesso che il tasso sia sceso è un segnale positivo e importante che l'inflazione ha chiaramente superato il suo picco.
König Charles, der Botschafter von Rishi Sunak
Re Carlo, l'ambasciatore di Rishi Sunak
Le visite di Stato in generale hanno sempre un significato diplomatico, per la Gran Bretagna non sono solo questo: sono considerate parte integrante della politica governativa del Paese al tal punto che le destinazioni o l'accoglienza di ospiti stranieri sono solitamente annunciate nella dichiarazione governativa che il monarca fa all'apertura della sessione parlamentare nel Palazzo di Westminster.
Secondo il giornalista Johannes Leithäuser, per quanto sia il monarca a comunicare le visite ufficiali, in realtà è il Primo Ministro a dirigere il monarca ovunque gli sembri diplomaticamente opportuno ed invitare a Londra gli ospiti ufficiali che gli sembrano utili.
Motivo per il quale le prime visite all’estero prima dell'incoronazione del nuovo monarca inglese sono state compiute in Europa - inizialmente doveva visitare prima Francia e poi Germania ma a causa delle proteste contro la riforma delle pensioni è stata posticipata - e non in Canada e Australia che erano le destinazioni di viaggio più frequenti di Elisabetta II. Dal punto di vista dell'attuale primo ministro Rishi Sunak, Francia e Germania sono i paesi partner con i quali è particolarmente importante dimostrare strette relazioni amichevoli, infatti a tal proposito Leithäuser sottolinea come nel documento di politica estera di revisione integrata del Paese, Parigi e Berlino siano considerati partner chiave per affrontare una "nuova fase" nelle relazioni della Gran Bretagna con l'UE.
Auf diese Kompromisse hat sich die Ampel geeinigt
Il semaforo ha concordato questi compromessi
Martedì sera, dopo due giorni e mezzo di intensi negoziati, la coalizione del semaforo ha concordato il "Patto di modernizzazione per la protezione del clima e l'accelerazione della pianificazione" che prevede di stanziare diversi miliardi al fine di riuscire a ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra nazionali del 65% rispetto al 1990.
All’interno di questo documento, troviamo il disegno di legge sull’obbligo di installazione di pompe di calore dal prossimo anno che attualmente è in fase di "revisione nel gruppo dipartimentale", in quanto vi sono alcune specifiche ancora da definire, anche se comunque la legge sembra molto più allentata rispetto alle previsioni. Infatti da obbligo di sostituzione ci dovrebbero essere inserite solo le specifiche per l’installazione di riscaldatori di nuova generazione; sarà previsto un sostegno finanziario per alcune fasce di reddito ed età - che non sono state ancora definite - e la legge sarà aperta anche all’uso delle nuove tecnologie - idrogeno.
Per quanto riguarda la pianificazione di grandi progetti di costruzione infrastrutturale, invece, la coalizione ha ora concordato di non includere tutti i progetti di costruzione stradale nel nuovo "Deutschlandtempo". In ambito autostradale, la coalizione ha concordato un elenco di 144 progetti particolarmente urgenti che sono già stati decisi nel Piano federale delle infrastrutture di trasporto e alcuni dei quali sono già stati avviati che saranno sostenuti dal tornaconto economico del nuovo tariffario del pedaggio per gli autocarri; mentre i camion più piccoli da 3,5 tonnellate dal 2024 e i camion a emissioni zero dal 2025 saranno esentati dal pedaggio.
Inoltre, è prevista una rapida creazione di una rete completa di stazioni di ricarica per auto elettriche e per i viaggiatori abitudinari, il biglietto del treno da 49€ sarà incluso nella Bahncard 100.
Sempre in ambito del trasporto su rotaia, il Patto mira a modernizzare la rete ferroviaria, con la quale la coalizione vuole espandere le capacità per il trasporto di passeggeri e merci.
Infine, la coalizione del semaforo vuole produrre un’indagine annuale sulle emissioni di gas serra per ogni settori economici come energia, industria, trasporti, edilizia, agricoltura, gestione dei rifiuti e altri.
Wenn der Staat sich nicht modernisiert, droht der Abstieg
Se lo Stato non si modernizza, rischia la retrocessione
“La Germania è il malato d’Europa quando si tratta di digitalizzare la propria amministrazione…è in gioco la sostenibilità futura del Paese”, afferma Teresa Stiens.
Secondo l’autrice, l’attuale sistema statale rallenta ogni progresso, ogni gestione della crisi: “eppure, l’accordo di coalizione del “semaforo” sembrava ancora promettente: SPD, Verdi e FDP avevano promesso di creare uno Stato moderno fin dall’inizio”, continua Stiens.
L’autrice riporta che gli Stati baltici sono in vantaggio in altri ambiti, la Spagna e i Paesi Bassi sono in prima linea e la Repubblica Ceca ha superato la Germania. Inoltre, Stiens sottolinea che sono necessari accesi dibattiti tra i partiti di governo sulla disponibilità dei dati, sulla gestione delle interfacce e sulle soluzioni digitali per tutti i comuni, altrimenti è a rischio il futuro del Paese.
Per Stiens, anche i cittadini dovrebbero trattare l’argomento con più serietà: “è ora di preoccuparsi seriamente che lo Stato non riesca a fare il passo verso la modernità. Perché altrimenti la Germania continuerà a scendere sempre più in basso”, conclude l’autrice.
Die unangenehmen Wahrheiten zum deutschen Atomausstieg
Le sgradevoli verità sull’abbandono del nucleare in Germania
“Tra quindici giorni la Germania dovrà chiudere le sue ultime tre centrali nucleari, eppure continua a fare affidamento sull’energia nucleare”, dichiara Christian Rickens. Per tale motivo, secondo l’autore, l’abbandono del nucleare tedesco include una serie di spiacevoli verità.
Se le centrali nucleari francesi non dovessero aiutare la Germania nel prossimo inverno nella misura sperata, potrebbero sorgere i cosiddetti “load shedding”, le interruzioni di corrente a breve termine presso i principali clienti.
Rickens afferma che, qualora la fine del nucleare e del carbone dovesse avere successo entro il 2030, i leader tedeschi, oltre a incrementare l’energia eolica e solare, in mancanza di vento e del sole, per fornire energia elettrica dovranno costruire circa 50 nuove centrali a gas, le quali potranno essere convertite per funzionare a idrogeno: “sembra un’illusione? Secondo gli esperti, sì”, sottolinea l’autore. Per tale motivo, Rickens dichiara che sembra una buona notizia che il phase-out del nucleare possa, almeno teoricamente, essere ancora invertito nei prossimi mesi.
Wir brauchen geförderten Wohnungsbau für die Mittelschicht
Abbiamo bisogno di alloggi sovvenzionati per la classe media
Tom Krebs avverte che nella situazione attuale, il governo tedesco non riuscirà a mantenere la promessa di costruire 400.000 appartamenti all’anno, 100.000 dei quali sovvenzionati pubblicamente. L’aumento dei tassi di interesse e dei costi di costruzione hanno aumentato le notizie di ordini cancellati nel 2023: “mentre il Covid-19 e la crisi energetica hanno aumentato la domanda di alloggi a prezzi accessibili, l’offerta sta crollando”, sottolinea l’autore.
Krebs dichiara che l’attuale crisi immobiliare avrà effetti anche sulla fascia media della società: “lo Stato deve intervenire per evitare danni alla società…però, il governo federale non dispone di alcuno strumento per combattere in modo mirato la carenza di alloggi nel segmento medio degli affitti”, continua l’autore. Per tale motivo, vi è la necessità di un nuovo programma di sovvenzioni, tramite lo strumento attualmente in discussione, ovvero il “New Housing Community Benefit”. Tutte le società edilizie potrebbero ricevere agevolazioni fiscali o sussidi agli investimenti qualora dovessero costruire appartamenti e offrire affitti vantaggiosi che rispettano i limiti massimi del controllo. Ma gli affitti possono essere più alti di quelli sociali e il gruppo di inquilini ammissibili sarebbe molto più ampio. Per Krebs il finanziamento potrebbe essere esteso anche alla ristrutturazione ad alta efficienza energetica degli alloggi esistenti. In questo modo i proprietari di appartamenti sarebbero motivati a effettuare ristrutturazioni efficienti dal punto di vista energetico, limitando allo stesso tempo gli aumenti degli affitti.
Ciononostante, sono necessarie soluzioni a breve termine, anche misure speciali, per evitare che l’attuale situazione di difficoltà del settore immobiliare si trasformi in una vera e propria crisi immobiliare.
Was die Bankenkrise über den digitalen Euro lehrt
Cosa ci insegna la crisi bancaria sull’euro digitale
Secondo Frank Wiebe, a differenza della crisi finanziaria del 2008, nell’attuale crisi bancaria, il problema non sono i prestiti inesigibili, ma la scomparsa dei depositi. Inoltre, l’aumento dei tassi di interesse, che colpisce il mercato monetario più velocemente delle banche, ha aggravato il problema. Con la disponibilità di dollari digitali, gli statunitensi al culmine della crisi avrebbero potuto cambiare subito il loro denaro con quello sicuro della banca centrale tramite un cellulare: “è più veloce via smartphone che fare la fila al bancomat”, dichiara Wiebe.
Per tale motivo, l’ex presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha avvertito che il denaro potrebbe scomparire dal sistema bancario a una “velocità inimmaginabile, causandone il collasso”.
Ciononostante, Wiebe dichiara che è proprio l’elevata sicurezza del contante digitale a rappresentare un problema per il sistema. Attualmente, la maggior parte dei concetti prevede un limite massimo per il possesso di denaro digitale a persona. Tuttavia, tale denaro è sempre coperto dalla garanzia di deposito. Quindi, ciò significa che la moneta digitale sicura è così pericolosa che il suo uso deve essere limitato a tal punto da non essere più utile.
In conclusione, mentre rimane sorpreso che nessuno parli di denaro digitale durante la crisi, Wiebe dichiara che l’argomentazione secondo cui i cittadini “hanno bisogno di mettere le mani sul denaro della banca centrale” non è più valida.
Isar Aerospace: Erfolgsmodell jenseits der Staatswirtschaft
Isar Aerospace: Un modello di successo al di là dell’economia statale
Per Markus Fasse, l’ascesa dell’azienda missilistica Isar Aerospace, con sede a Monaco, fa sperare in un aumento dell’alta tecnologia in Germania. La start-up fondata da un gruppo di studenti dell’Università Tecnica vorrebbe lanciare il primo razzo in un’orbita vicina alla Terra alla fine dell’anno: “a investire sono soprattutto investitori privati, e questo è un bene”, afferma l’autore.
Finora, in Europa, lo sviluppo dei razzi è stato un’economia di Stato. Le nuove aziende spaziali, invece, “lavorano con squadre molto più piccole, più veloci e un grande desiderio di innovazione”, dichiara Fasse. Isar Aerospace e la Rocket Factory Augsburg non stanno reinventando la tecnologia dei razzi bensì la loro produzione. Ad esempio, tali aziende utilizzano stampanti 3D per produrre componenti di motori in modo più rapido ed economico: “alla fine, le società di venture finanziate privatamente sostituiranno la burocrazia statale di pianificazione”, conclude Fasse.
King Charles: In königlicher Mission für Europa
Re Carlo: una missione reale per l’Europa
Secondo Torsten Riecke, il re britannico, Carlo III, vorrebbe visitare la Germania per rafforzare i legami con i Paesi europei più importanti: “il Re viene in missione politica. La sua visita è un altro segnale di avvicinamento politico all’Europa”, afferma l’autore. La visita, programmata in stretto coordinamento con il Primo Ministro Rishi Sunak, giunge in un momento ideale, ovvero a seguito della recente risoluzione della disputo con l’UE sull’Irlanda del Nord.
Nonostante il primo ministro preferisce presentarsi come un convinto sostenitore della Brexit, “è abbastanza pragmatico da cercare la solidarietà con i suoi vicini europei in vista della minaccia rappresentata da Russia e Cina, nonché degli interessi comuni in materia di approvvigionamento energetico, protezione del clima e ricerca all’avanguardia”, continua l’autore.
Tuttavia, il risanamento post-Brexit non riguarda solo la grande politica, ma anche la comprensione e l’amicizia tra i britannici e i loro vicini europei. Secondo l’ambasciatore tedesco a Londra, gli scambi di studenti si sono quasi fermati e sempre meno giovani europei scelgono di studiare nelle università britanniche di livello mondiale. Anche gli scambi parlamentari sono diminuiti drasticamente: “se il Re dovesse riuscire a ristabilire letteralmente questi importanti legami per la comprensione internazionale, la sua visita sarebbe già stata più che proficua”, conclude Riecke.