Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
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Ein dreistes Ablenkungsmanöver
Una sfacciata distrazione
La necessità di una riforma all’interno del sistema ferroviario tedesco si percepisce fin dai tempi del governo Merkel.
Ad oggi il governo federale mira a stanziare più fondi per le ferrovie, ma non solo: secondo CDU - Unione Cristiano-Democratica - e CSU - Unione Cristiano-Sociale - la società statale Deutsche Bahn (DB) deve essere smembrata.
Nello specifico, per i due partiti le divisioni aziendali “della rete ferroviaria, delle stazioni e dell'energia” devono essere separate dalla DB e rilevate direttamente dallo Stato.
In questo modo lo Stato stesso potrebbe garantire che le componenti dell’infrastruttura ferroviaria, che ad oggi risultano in parte fatiscenti, vengano costantemente rinnovate e modernizzate.
Tuttavia, per quanto il giornalista Klaus Ott sottolinei come ciò che la CDU e la CSU propongono non sia del tutto sbagliato, evidenzia allo stesso tempo come in realtà sia “una deviazione economica e sfacciata dalle loro responsabilità per il disastro ferroviario. Dopo tutto, la CDU/CSU ha fornito il cancelliere per 16 anni fino al 2021.”
Infatti, anche il Bundesrechnungshof - istituito con controllo finanziario esterno e indipendente della Confederazione - denuncia una "mancanza di controllo di lunga data da parte del governo federale" sulle ferrovie; anche se riporta come la responsabilità ricadi pure sul consiglio di amministrazione della società.
Il giornalista, infine, mette in luce come la prima cosa da fare ora sia riabilitare radicalmente la rete ferroviaria nazionale: sottolinea, tuttavia, come questo compito sia troppo grande e troppo importante per poter essere attuato tramite l’intervento radicale ipotizzato da CDU e CSU.
Klimaschutz im Blindflug
Tenda volante per la protezione del clima
Il Bundesrechnungshof ha avviato un audit - verifica della correttezza dei dati di bilancio e delle procedure di un'azienda - al fine di analizzare l'efficienza e l’efficacia dei vari progetti specifici per la protezione del clima promossi dal governo federale. A seguito della verifica, è stato pubblicato un breve rapporto da cui si evince che "Il governo federale non sa attualmente quanto costano le misure di protezione del clima che ha avviato e qual è il loro effetto complessivo".
Motivo per il quale il Bundesrechnungshof, ad oggi, chiede l’istituzione di un "bilancio climatico": in esso, il governo federale deve "indicare le riduzioni di gas serra previste e raggiunte, nonché le spese e le entrate associate" per ogni misura.
Il giornalista Michael Bauchmüller sottolinea come esistano già da tempo esempi di tal genere: l'Austria, infatti, ha recentemente sottoposto il proprio bilancio ad un test climatico e ambientale - basato sul concetto del green budgeting sviluppato dall'OCSE -, per verificare se i fondi hanno un effetto "positivo", neutro o addirittura "controproducente".
In Germania, l'Agenzia federale per l'Ambiente sta attualmente studiando le opportunità del green budgeting, ma Bauchmüller avverte che il governo federale sta prendendo in considerazione questa procedura solo in rapporto alle sovvenzioni federali, quando dovrebbe includere anche ulteriori ipotesi.
Was passiert mit meiner Stimme?
Cosa succede al mio voto?
Questo martedì si è tenuta l’udienza, presso il Secondo Senato del tribunale di Karlsruhe, della causa intentata da Verdi, Sinistra e FDP contro la legge elettorale - promossa dalla coalizione rosso-nera - del 2020.
Seppur in ritardo, la vicepresidente Doris König ha affermato di dover procedere lo stesso con la causa, essendo che vi era la necessità di chiarire le regole a causa “della ripetizione delle elezioni a Berlino”.
Comunque, i giornalisti Markus Balser e Wolfgang Janisch sottolineano come nessuno si sarebbe sorpreso se la Corte costituzionale federale avesse annullato l'udienza, in quanto recentemente i partiti di opposizione hanno chiesto la sospensione del procedimento e perché comunque gli stessi hanno poi appoggiato la riforma, approvando una modifica delle legge elettorale a marzo 2023.
I giornalisti infine riportano come molto probabilmente quando il verdetto verrà annunciato tra qualche mese, il tribunale dovrà probabilmente occuparsi della legge elettorale di domani, perché la CDU e la CSU hanno annunciato azioni legali contro la riforma della legge elettorale approvata recentemente.
Technik zerstört, Technik hilft
La tecnologia distrugge, la tecnologia aiuta
Alla Fiera di Hannover, tenutasi questa settimana, si è ragionato su come affrontare questo tsunami di innovazioni tecniche: il modo migliore risulta essere avere un misto di apertura al nuovo e di sano scetticismo.
Ciò perché per quanto le promesse iniziali possano sembrare affascinanti, quasi nessuna tecnologia è finora rimasta senza effetti collaterali e nella maggior parte dei casi, all'inizio questi non erano prevedibili.
Tuttavia, il giornalista Helmut Martin-Jung sostiene che una tale apertura alla tecnologia, concepita in senso lato e sostenuta da un punto di vista critico, è in netto contrasto con quanto si discute attualmente in politica, soprattutto nell'FDP - questo fine settimana vi sarà la conferenza del partito in cui, secondo il giornalista, sicuramente si discuterà di questo tema.
Secondo Helmut Martin-Jung, l’FDP tratta solo di come poter continuare a utilizzare tecnologie già note e dannose per l'ambiente: i carburanti elettronici (e-fuels) sono un esempio lampante di ciò in quanto dimostrano un notevole atteggiamento retrospettivo, essendo che tra l’altro è improbabile che diventino un prodotto di massa, visti gli elevati prezzi di produzione.
La tecnologia in sé non è da biasimare, è neutrale, dipende sempre dall'uso che se ne fa: può essere usata per creare prosperità, per migliorare l'industria, per essere ancora più rispettosa dell'ambiente ma avverte il giornalista, anche per rovinare il mondo.
Eine Beziehung im Dauertief
Una relazione in perenne depressione
Da quanto è iniziata l’invasione russa in Ucraina, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz non ha visitato la Polonia nemmeno una volta: tuttavia se si va sulla homepage del Ministero federale degli Esteri sembra che quando si parla di relazioni tedesco-polacche, il limite sia il cielo.
Infatti, si parla di "importanza straordinaria", "dinamica unica", "stretta collaborazione” e tra i "numerosi contatti bilaterali" ci sono anche le consultazioni governative tedesco-polacche. Tuttavia, il giornalista Daniel Brössler sottolinea come manchi solo un dettaglio, cioè quando si sono tenute l'ultima volta - novembre 2018, l'allora cancelliera tedesca Angela Merkel (CDU) si recò a Varsavia con diversi ministri.
Quanto siano complicate le relazioni tra i due Paesi lo si è potuto constatare a febbraio a Monaco, in occasione della Conferenza sulla sicurezza: il cancelliere Olaf Scholz, il capo di Stato polacco Andrzej Duda e il presidente francese Emmanuel Macron si sono incontrati non sul grande palco ma in una stanza sul retro.
Le divergenze sulla politica ucraina hanno fatto precipitare le relazioni tedesco-polacche "nella crisi più profonda dalla caduta del comunismo nel 1989/1990". Neppure il fatto che dalla fine di gennaio, 320 uomini e donne della Bundeswehr sono stati dispiegati con tre sistemi Patriot nel sud-est della Polonia, ha smorzato le critiche a Varsavia che la Germania non stia facendo abbastanza per l'Ucraina.
Inoltre, la guerra in Ucraina ha fatto ben poco per cambiare l'atteggiamento scettico nei confronti dell'UE del governo di Varsavia - il conflitto sullo smantellamento dello Stato di diritto in Polonia non è stato risolto; le idee sul futuro dell'Unione Europea divergono ampiamente.
Secondo Brössler non si può continuare a far finta che le relazioni tra Polonia-UE e Polonia-Germania siano floride, bisogna iniziare veramente a ragionare sui punti di attrito.
Wohin er auch geht, es verfolgt ihn die Koalition
Ovunque vada, la coalizione lo segue
Dopo la riunione di 30 ore del comitato di coalizione alla fine di marzo, sembrava che il clima all’interno del semaforo fosse tornato sereno: tuttavia, le classiche dispute all'interno della coalizione - protezione del clima, la “svolta” energetica, la questione di quanto i cittadini possano pagare e in quanto tempo - sono tornate in auge e hanno seguito addirittura Scholz fino alla capitale del Portogallo, circa a 2.300 chilometri di distanza.
Infatti, durante la visita del Cancelliere tedesco al suo omologo António Costa - tenutasi nelle giornate di mercoledì e giovedì, che ha avuto lo scopo di intensificare la cooperazione energetica tra i due Paesi - gli è stato chiesto “mentre si trova circondato da palme, cespugli di rododendri e una vasca d'acqua in marmo nel giardino del São Bento” cosa ne pensasse delle dichiarazioni del leader dell'FDP.
Il Ministro federale delle Finanze, Christian Lindner, ha riferito infatti su Twitter che il gabinetto federale aveva appena approvato la legge sull'energia degli edifici, con la quale il governo intende fornire incentivi per la sostituzione di milioni di sistemi di riscaldamento negli “scantinati tedeschi”.
Allo stesso tempo, però, ha fatto sapere di considerare la bozza nella sua forma attuale una schifezza: "Mi aspetto che ora vengano apportate le modifiche necessarie nell'iter parlamentare per dissipare le preoccupazioni relative all'accessibilità e alla fattibilità e per gravare il meno possibile sui cittadini".
Dunque, secondo il giornalista Claus Hulverscheidt la pace sulla politica climatica nella coalizione semaforica è già finita.
Erdogan lässt auch in Deutschland kräftig Wahlkampf machen
Erdogan sta conducendo una vigorosa campagna anche in Germania
Il 14 maggio si terranno le elezioni in Turchia: Kemal Kilicdaroglu è in una corsa serrata - in quanto sostenuto da un'alleanza di sei partiti - con Recep Tayyip Erdoğan che sta governando da 20 anni, prima come primo ministro e poi dal 2014 come presidente.
Il giornalista Reiner Burger sottolinea come più la corsa è serrata, più i voti dei cittadini all'estero sono importanti: in particolare, in Germania la comunità turca espatriata è molto numerosa, conta circa 1,4 milioni di elettori eleggibili.
In passato Erdogan aveva potuto contare su questo bacino di voti, come testimoniano le elezioni del 2014 e del 2017: in queste ultime, nello specifico, ha avviato una campagna elettorale talmente aggressiva che, dopo questo evento, le apparizioni, nei tre mesi prima delle votazioni, di politici stranieri in Germania non sono più consentite senza un'esplicita autorizzazione - che non ha ricevuto.
Motivo per il quale con queste elezioni ha dovuto cambiare strategia: ora la campagna elettorale viene condotta sotto il radar dell'opinione pubblica tedesca; infatti, spesso si svolge nelle moschee e/o nel contesto di eventi civici organizzati da lobby dell'AKP.
Inoltre, Burger riporta le percentuali di voto delle elezioni presidenziali del 2018 della comunità turca in Germania, - Erdogan ha ottenuto circa il 66% dei voti a Colonia e Münster, circa il 70% a Düsseldorf e addirittura il 76,3% a Essen - per meglio esplicitare la rilevanza di questo bacino di voti e sottolinea come l'AKP stia facendo campagna elettorale anche in altri Paesi - Francia, Svizzera e Austria.
IT-Panne zwingt Schulen in NRW zu Verschiebung der Abi-Klausuren
Un problema informatico costringe le scuole della Renania Settentrionale-Vestfalia a rinviare gli esami Abi
Martedì, le scuole della Renania Settentrionale-Vestfalia non hanno potuto scaricare gli esami Abitur, a causa di un malfunzionamento tecnico: pertanto, gli esami di biologia, chimica, informatica, fisica e tecnologia, previsti per mercoledì, sono stati rinviati di due giorni, a venerdì.
La Ministra dell'Istruzione della Renania Settentrionale-Vestfalia, Dorothee Feller, martedì sera ha dichiarato che non è stato possibile riparare il guasto durante la giornata e che quindi molte scuole non sono state in grado di scaricare gli esami, o lo hanno fatto solo in parte. Ha sottolineato inoltre la necessità di verificare a fondo quale sia stato il problema, in quanto il giorno successivo il download per gli esami funzionava regolarmente di nuovo, senza che vi fosse stato un effettivo intervento informatico.
L'opposizione ha espresso dure critiche, in quanto la Ministra ha informato del rinvio dell'esame troppo tardi: "Si tratta di un comportamento comunicativo davvero disastroso da parte della signora Feller. A pagarne le conseguenze sono ora gli insegnanti e gli studenti, soprattutto quelli di fede musulmana, che venerdì celebreranno l'Eid.”
Vorschläge der Regierungskommission laut Gutachten verfassungswidrig
Incostituzionali le proposte della commissione governativa secondo perizie
Il Ministro federale della Sanità, Karl Lauterbach (SPD), ha nominato una commissione governativa al fine di ragionare su come attuare una riforma in ambito ospedaliero.
In risposta a ciò, i tre ministeri della Sanità della Baviera, della Renania Settentrionale-Vestfalia e dello Schleswig-Holstein - guidati dalla CDU-CSU - hanno commissionato una perizia all'avvocato Ferdinand Wollenschläger di Augusta, per giudicare i risultati della commissione.
Secondo il parere dell’esperto, le proposte della commissione violano la Costituzione: "La Legge fondamentale non prevede una competenza legislativa del governo federale, né per il sistema ospedaliero in generale né per la pianificazione ospedaliera in particolare"
Le proposte della commissione - composta da 17 esperti - prevedono, tra l'altro, tre livelli uniformi di assistenza per gli ospedali a livello nazionale, con ciascun livello legato a determinati requisiti medici nell'assistenza ai pazienti.
Secondo il parere legale, il governo federale sta invadendo in modo inammissibile la competenza legislativa dei Länder: "Secondo l'ordine costituzionale delle competenze, il governo federale non è competente ad attuare le raccomandazioni della commissione governativa, in quanto queste limitano eccessivamente l'autorità di pianificazione dei Länder".
Inoltre, secondo la relazione dell'esperto, il fatto che la riforma prevista stabilisca linee guida per la remunerazione degli ospedali è un punto significativo: questo perché le norme sulla remunerazione hanno "una notevole rilevanza di pianificazione" nella pratica.
È quindi, secondo il giornalista Kim Björn Becker, positivo che Karl Lauterbach abbia già annunciato che non adotterà le proposte della Commissione senza modifiche.
Britta Ernst tritt als Brandenburgs Bildungsministerin zurück
Britta Ernst si dimette da Ministro dell'Istruzione del Brandeburgo
Lunedì, la Ministra dell'Istruzione del Brandeburgo Britta Ernst ha portato le sue dimissioni al Presidente del Consiglio, Dietmar Woidke: la giornalista Heike Schmoll sottolinea come anche per i più stretti collaboratori, la mossa è stata una sorpresa.
La Ministra ha dichiarato che le motivazioni dietro questa decisione risiedono nel fatto che i suoi piani "purtroppo non hanno trovato il sostegno del gruppo parlamentare SPD" e visto che le prossime sfide nel campo dell'istruzione possono essere affrontate "solo con la massima unità, che non esiste più" si è dimessa.
La giornalista Schmoll sottolinea come ormai da diverso tempo la Ministra stesse ricevendo critiche non solo dalla società - scuole e genitori - ma anche da componenti politiche - SPD e Verdi nel parlamento statale - a causa del progetto di riassegnare 200 posti di insegnanti al personale amministrativo e agli assistenti sociali scolastici. Schmoll evidenzia come ciò avrebbe ridotto le risorse in tutte le scuole per i servizi aggiuntivi “come l'insegnamento di recupero, l'insegnamento a tempo pieno e l'inclusione”.
Woidke ha ringraziato Ernst per il suo lavoro, affermando che ha svolto l'incarico "con lungimiranza e mano ferma. Sono certo che il suo mandato sarà associato, a posteriori, a importanti pietre miliari come il continuo miglioramento del rapporto tra il personale degli asili nido e l'introduzione della gratuità".
Infine, Schmoll riporta che fino all’anno prossimo, quando si terranno le elezioni in Brandeburgo, l'attuale Segretario di Stato, Steffen Freiberg, sarà il successore di Ernst.
Deutschland weniger von Gewinnen aus China abhängig als gedacht
Germania meno dipendente dai profitti dalla Cina del previsto
Secondo lo studio congiunto pubblicato giovedì dalla Fondazione Bertelsmann, dall'Institut der deutschen Wirtschaft (IW), dall'Istituto Mercator per gli Studi sulla Cina (Merics) e dalla Federazione delle Industrie Tedesche (BDI), tra il 2017 e il 2021 gli investimenti delle aziende tedesche nella Repubblica Popolare sono tornati in Germania con profitti compresi tra i sette e gli undici miliardi di euro all'anno.
Ciò significa che la Cina ha raggiunto dimensioni rilevanti nel confronto internazionale ed infatti è all'incirca alla pari con gli Stati Uniti (12%) - la quota in UE, tuttavia, è stata di gran lunga superiore, con una media del 56% nel periodo in esame.
Se si analizzano però gli ultimi quattro anni, troviamo segnali di una minore dipendenza dalla Cina, in quanto il Paese “ha preso lo slancio” con l'invasione russa dell'Ucraina. Secondo Friedolin Strack, responsabile del Dipartimento Mercati Internazionali della BDI, "Gli investimenti dell'industria in Cina negli ultimi quattro anni sono finanziati in toto dai profitti generati in quel Paese. Quindi il capitale non sta fluendo dalla Germania alla Cina su larga scala".
Rimangono comunque punti critici come il fatto che una netta maggioranza delle grandi aziende intervistate con attività rilevanti in Cina vuole sostituire le esportazioni dalla Germania con la produzione locale entro il 2030: "Questi piani minacciano di indebolire le future prospettive di esportazione della Germania. Nel medio termine, ciò potrebbe andare a scapito della Germania come sede di attività commerciali e dei posti di lavoro che dipendono dalle esportazioni verso la Cina e l'Asia".
Vereinzelte Blockaden, etwas Farbe, viele Fotos
Qualche blocco, un po' di vernice, molte foto
Gli attivisti di Ultima Generazione avevano annunciato che avrebbero "paralizzato" il trimestre del governo: tuttavia, si sono limitati alla loro attività principale, ovvero paralizzare piccole parti del traffico stradale e diffondere molte immagini.
Circa 30 attivisti hanno camminato dalla Porta di Brandeburgo alla Colonna della Vittoria, ostacolando gli automobilisti sulla “Straße des 17”; circa lo stesso numero ha camminato sulla carreggiata di Charlottenburg; quattro attivisti si sono appiccicati a un pullman nel quartiere Tiergarten, che aspettava i giocatori della squadra di pallavolo del campionato nazionale "Berlin Recycling Volleys".
Durante un sit-in, gli attivisti hanno attirato le ire degli automobilisti, alcuni sono scesi dalle loro auto e hanno cercato di trascinare loro stessi gli attivisti fuori strada: su Twitter, la polizia ha sottolineato che chi avesse tentato di allontanare le persone dalla strada con la forza avrebbe potuto essere perseguito penalmente, "anche se si è di fretta e si è arrabbiati per le restrizioni". La polizia è comunque intervenuta per cercare di ripristinare la situazione; tuttavia, la giornalista Friederike Haupt teme che la rabbia tra i cittadini a causa di queste proteste continuerà ad aumentare.
Je mehr die USA subventionieren, desto stärker sollte sich Europa zurückhalten
Più gli Stati Uniti sovvenzionano, più l’Europa dovrebbe trattenersi
Secondo Julian Olk, di fronte alla Inflation Reduction Act (IRA) statunitense, l’Europa ha difficoltà nel trovare una risposta adeguata. Per l’autore, invece di cercare di sovvenzionare le tecnologie verdi in modo così massiccio come gli Stati Uniti, l’Europa dovrebbe “chiedersi innanzitutto in quali tecnologie i consumatori europei possono beneficiare il più possibile dei sussidi concessi in altre regioni del mondo”. In questi settori, come per esempio nella produzione dell’idrogeno, l’Europa non dovrebbe espandere i propri aiuti di Stato, permettendosi di sovvenzionare progetti meno sovvenzionati o non ancora sovvenzionati da altri, ma certamente meritevoli di sostegno.
Qualora l’Europa dovesse rischiare di diventare dipendente dalle forniture di altri Paesi, dal momento in cui l’idrogeno è facile da trasportare, Olk suggerisce di puntare sulla diversificazione. Tuttavia, a differenza di quanto avveniva in passato per la fornitura di gas, una rete di fornitori sostenibile deve essere costruita e mantenuta con partenariati adeguati: “se l’Europa è in grado di farlo, può utilizzare le sue scarse risorse rinnovabili per prodotti più difficili da trasportare rispetto all’idrogeno. L’elettricità, ad esempio”, conclude Olk.
Zu strenge KI-Regulierung erstickt Innovationen im Keim
Una normativa troppo rigida sull’Intelligenza Artificiale blocca l’innovazione sul nascere
L’Intelligenza Artificiale (IA) ha compiuto enormi progressi negli ultimi anni. Per tale motivo, i parlamentari europei stanno discutendo di regolamenti più severi, soprattutto per l’IA basata sulla voce, come il programma ChatGPT. Tuttavia, secondo Isabelle Wermke, una regolamentazione troppo rigida per le applicazioni basate sull’IA è sbagliata perché blocca l’innovazione sul nascere e porterebbe a uno svantaggio competitivo per la Germania e l’Europa nel medio termine. Lo sviluppo globale dell’IA non rallenterà solo perché l’Europa stabilisce condizioni quadro più rigide. Le tecnologie di base utilizzate per l’Intelligenza Artificiale sono disponibili per tutti e la concorrenza maggiore proviene da USA e Cina.
Gli esperti dell’UE vogliono ora definire quali applicazioni possono essere classificate come tecnologie a rischio. Per l’autrice, la soluzione migliore sarebbe una valutazione caso per caso della tecnologia, come richiesto ad esempio dall’industria tedesca.
Tuttavia, i tempi non sono ancora maturi per un’ulteriore classificazione dei rischi. Al momento, tale tecnologia non è in grado di rendere misurabili i rischi di errore. Inoltre, anche classificazioni del rischio chiaramente definite comportano numerose incertezze burocratiche. Ciò rischia di inibire le imprese, soprattutto le start-up, ma anche le piccole e medie imprese, ancora di più di quanto già non avvenga: “con il tempo arrivano la comprensione e la conoscenza, e con una maggiore comprensione e conoscenza dovrebbe arrivare la regolamentazione”, conclude Wermke.
Baerbocks Besuch zeigt, wie sich das Verhältnis zwischen Peking und Berlin gewandelt hat
La visita di Baerbock mostra come sono cambiate le relazioni tra Pechino e Berlino
Secondo Dana Heide, il viaggio del Ministro degli Esteri tedesco in Cina ha mostrato il cambiamento delle relazioni tra Berlino e Pechino: “la Germania deve sopportare i toni più duri”, dichiara l’autrice.
Il cambiamento nel modo di rapportarsi è dovuto, da un lato, al cambio di governo tedesco avvenuto un anno e mezzo fa. I Verdi e l’FDP hanno da tempo una visione critica della Cina. L’SPD, da parte sua, ha imparato almeno in parte dagli errori del passato e non tratta più la leadership cinese con la stessa ingenuità con cui la trattava durante la grande coalizione. Tuttavia, il rapporto è cambiato soprattutto a causa della Cina. Effettivamente, dopo un anno dall’aggressione russa all’Ucraina, il Presidente cinese Xi Jinping sta “ancora al fianco di Vladimir Putin”.
Nonostante alcuni media di Stato cinesi hanno elogiato Baerbock per la sua apparizione e “durezza” durante la sua visita in Cina, Heide sottolinea che ciò non è accaduto: “solo in Germania alcuni devono ancora abituarsi a toni più rudi. I politici della SPD confondono una ferma presa di posizione per i propri interessi con una spacconata indifferenziata. Eppure, la chiarezza è particolarmente importante nei rapporti con la Cina”, conclude Heide.
Die deutsche Volkswirtschaft ist nicht gut durch die Doppelkrise gekommen – und Besserung ist nicht in Sicht
L’economia tedesca non ha superato bene la doppia crisi e non ci sono miglioramenti in vista
“Contrariamente a quanto dichiarato dal governo tedesco, l’economia tedesca non ha superato bene la doppia crisi dovuta al Covid-19 e alla guerra in Ucraina”, afferma Bert Rürup.
Dopo la crisi finanziaria del 2008/09, l’economia tedesca si era ripresa rapidamente. Poco dopo, quando la crisi dell’euro ha colpito l’Europa meridionale, Berlino ha beneficiato di immigrati altamente qualificati provenienti dagli Stati dell’UE in crisi.
Tuttavia, l’autore afferma che il benessere macroeconomico è terminato ancora prima dell’apparizione del Covd-19. I nuovi standard sulle emissioni delle automobili si è rivelata una dura fase di debolezza dell’industria tedesca. Sono seguite ulteriori battute d’arresto, alle quali i leader tedeschi hanno reagito con una distribuzione imprecisa di denaro ai consumatori.
In aggiunta, i responsabili politici stanno trascurando l’invecchiamento del Paese, che andrà a influire sullo stato sociale e l’economia nei prossimi 15 anni. Senza l’immigrazione di almeno quattro milioni di lavoratori qualificati, un numero crescente di pensionati e pensionandi si troverà di fronte a una forza lavoro in calo. Il reddito nazionale può aumentare in modo sostenibile solo se vengono create ulteriori opportunità di produzione. Inoltre, l’amministrazione tedesca ha valutato male le possibilità della digitalizzazione, per cui l’approvazione di nuovi impianti energetici richiede troppo tempo.
Successivamente, Rürup elenca ulteriori problemi della Germania come un’infrastruttura di trasporto trascurata, la mancanza di alloggi a prezzi accessibili dove c’è carenza di manodopera, i problemi di approvvigionamento del gas e mancanza di un piano realistico per la provenienza dell’elettricità supplementare necessaria per la decarbonizzazione.
Condizioni quadro più favorevoli alla crescita potrebbero aiutare a individuare innovazioni promettenti: “Scholz e Habeck farebbero bene ad accettare che la transizione energetica e l’invecchiamento possono essere gestiti senza sconvolgimenti sociali solo attraverso una maggiore crescita”, conclude Rürup.
Atomkraftwerke abschalten – aber die nukleare Forschung fördern
Chiudere le centrali nucleari - ma sostenere la ricerca nucleare
Nell’articolo pubblicato sull’editoriale tedesco, Kathrin Witsch consiglia di non ridurre i fondi per la ricerca nucleare a seguito della chiusura delle ultime tre centrali nucleari in Germania.
Sebbene in passato l’energia nucleare veniva considerata rischiosa e una delle tecnologie più costose per la generazione di energia, oggigiorno esistono idee che promettono energia nucleare quasi senza scorie radioattive. La scienza ha dimostrato più volte che la ricerca di base da sola può spesso produrre scoperte rivoluzionarie. Mentre la fine dell’energia nucleare è “irreversibile” secondo il Ministro dell’Economia Robert Habeck, altri Paesi stanno investendo miliardi nella ricerca di nuove tecnologie nucleari. Anche in Germania, il Ministero federale dell’Istruzione e della Ricerca ha istituito un proprio gruppo di esperti sull’energia di fusione solo alla fine dello scorso anno. Se è possibile mantenere nel Paese il know-how per la gestione dei materiali nucleari, il phase-out del nucleare in Germania non deve necessariamente significare la fine delle innovazioni nucleari. Affinché ciò accada, tuttavia, sarà necessario promuovere la formazione e sostenere finanziariamente le start-up promettenti.
Ungelernt: 2,5 Millionen junge Menschen ohne Berufsabschluss
Non qualificati: 2,5 milioni di giovani senza qualifiche professionali
Il numero di giovani adulti nella fascia d’età tra i 20 e i 34 anni che non hanno una qualifica professionale ha superato per la prima volta i 2,5 milioni, ovvero il 17%.
Questo è quanto emerge dalla bozza del nuovo rapporto sulla formazione professionale. Coloro che stanno ancora studiando o sono in fase di formazione non vengono conteggiati tra i non qualificati. Il ministro federale del Lavoro Hubertus Heil (SPD) vede giustamente nel numero crescente di giovani senza qualifiche professionali un segnale d’allarme perché potrebbe influenzare la crescita economica del Paese. Egli punta soprattutto sulla legge sulla formazione continua, la cui bozza è stata approvata dal Consiglio dei ministri alla fine di marzo. In essa, la coalizione dei semafori introduce una nuova garanzia di formazione. Chi non riesce a trovare un posto di formazione in un’azienda avrà diritto a una formazione sovra-aziendale.
Tuttavia, secondo Christian Rickens anche l’immigrazione e la migrazione dei rifugiati influiscono sull’elevato numero di lavoratori non qualificati. Tra i 20-34enni che non sono nati e cresciuti in Germania, quasi un quinto non ha una formazione riconosciuta sul suolo tedesco. Evitare che i giovani migranti possano sottrarsi alla rete dell’istruzione e della formazione potrebbe essere più utile che “fare tutto il possibile”, conclude Rickens.