Quella che segue è la Rassegna della stampa tedesca, curata dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. La rassegna ha cadenza settimanale ed è incentrata sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
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Deutschland steht unter Elektro-Schock
La Germania è sotto scossa elettrica
La giornalista Christina Kunkel riporta come, seppur il governo tedesco si stia impegnando per mettere in commercio circa 15 milioni di auto elettriche entro il 2030, ad oggi il mercato è talmente poco attraente che i tedeschi preferiscono comprare ancora mezzi di trasporto tradizionali - infatti, ad aprile sono stati usati solo 51.000 veicoli elettrici, rispetto a circa 1,1 milioni di auto a combustione.
La giornalista ha intervistato Klaus Philipp, amministratore delegato della concessionaria Kölbl di Unterschleißheim, vicino a Monaco di Baviera, per capire quali sono i fattori che ad oggi impediscono a molte persone di decidere di acquistare un'auto elettrica: "Al momento molti aspettano di vedere cosa succederà - con i premi statali per le auto elettriche, con l'inflazione e come questa influenzerà il prezzo dell'elettricità - anche se in generale, la grande preoccupazione della gente rimane la batteria".
Kunkel sottolinea che, al fine di raggiungere l’obiettivo del governo federale, l'offerta di auto elettriche, a livello nazionale, deve crescere rapidamente - visto che per raggiungere l’obiettivo del governo federale bisognerebbe produrre 2 milioni di e-car all’anno - ma soprattutto deve diventare attraente a tal punto “da rendere il passaggio da un motore a combustione a un'auto elettrica conveniente per il maggior numero possibile di persone”.
Kein Wachstum für Deutschland, Weltwirtschaft erholt sich nur langsam
Nessuna crescita per la Germania, l'economia globale si riprende solo lentamente
Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - OCSE -, bisogna aspettare il 2024 per vedere un leggera (1,3%) crescita economica in Germania.
Questo perché, secondo l'Organizzazione, seppur stiamo assistendo ad un lieve incremento delle esportazioni, che stanno fornendo piccoli stimoli alla crescita, rispetto alla situazione pre-Covid, tuttavia, c'è ancora un divario negativo. Nel senso che l’OCSE sostiene che per quanto i problemi di filiera causati dalla pandemia si stanno progressivamente risolvendo, attualmente le incertezze di natura politica stanno ostacolando una maggiore dinamicità nella produzione.
Infatti, l’Organizzazione sostiene che le ragioni di questa flessione delle esportazioni sarebbero da ricercare nel fatto che sia i prezzi dell'energia, sia l'inflazione stanno lentamente scendendo.
Tuttavia, secondo l'OCSE, la strada per una crescita forte e sostenibile è ancora lunga ed è per questo che al fine di migliorare lo stato dell'economia globale, l'Organizzazione chiede ai singoli Paesi di produrre politiche economiche strutturali, al fine di ottenere una crescita più forte e sostenibile.
Grünen-Mitglieder kritisieren Kurs der Parteispitze
I membri dei Verdi criticano il corso della leadership del partito
Lunedì 5 giugno, più di 700 membri dei Verdi hanno firmato una lettera indirizzata ai leader del partito accusandoli di essersi allontanati “dai principi del partito” durante la discussione dei piani di riforma del diritto d'asilo dell'UE.
Giovedì 8 giugno, i Ministri degli interni dell'UE si riuniscono a Lussemburgo per discutere la riforma del Sistema europeo comune d'asilo, utile ad inserire la possibilità di effettuare controlli preliminari sulle domande di asilo alle frontiere esterne dell'UE.
Secondo i mittenti: "Anche se la situazione negoziale a Bruxelles è certamente difficile e siamo sicuri che vi state battendo per l'attuazione dell'accordo di coalizione [...] Non ci aspettiamo che la difficile situazione della politica europea in materia di asilo cambi da un giorno all'altro. Ma ci aspettiamo che voi, insieme a un forte vento di coda da parte del partito, della società civile e del mondo accademico, contribuiate a far sì che il populismo non venga riproposto in forma giuridica e che noi riconquistiamo l'egemonia nel dibattito".
Successivamente, infatti, vengono anche elencate le misure della riforma d’asilo UE che i più di 700 membri del partito considerano non in linea con i principi del partito: "l'espansione dei Paesi terzi sicuri, una peggiore protezione legale, procedure di frontiera obbligatorie nei centri di detenzione e un massiccio inasprimento del fallimentare sistema di Dublino".
La lettera è indirizzata al Ministro degli Esteri Annalena Baerbock, al Ministro dell'Economia Robert Habeck, al Ministro della Famiglia Lisa Paus, ai due leader di partito Ricarda Lang e Omid Nouripour e ai capigruppo parlamentari Britta Haßelmann e Katharina Dröge.
Olaf Scholz trifft Giorgia Meloni in Rom
Olaf Scholz incontra Giorgia Meloni a Roma
I giornalisti Marc Beise e Daniel Brössler riportano come da quando Giorgia Meloni è a capo del governo italiano - dal 22 ottobre 2022, più di sette mesi - non sono molti i membri del governo tedesco che si sono presentati a Roma per rendere omaggio al nuovo capo di governo.
Secondo Beise e Brössler, ciò è dovuto al fatto che “alla luce dei conflitti mondiali, ci sono cantieri più importanti delle relazioni italo-tedesche e che si vedono a brevi intervalli in occasione di conferenze e vertici internazionali; almeno subliminalmente, però, gioca anche un ruolo il fatto che il governo di coalizione romano non li abbia invitati a visitare e che la Meloni ha fatto carriera con toni fortemente di destra”.
Comunque, in vista dell’incontro di giovedì a Roma tra Scholz e la Meloni, i giornalisti riportano come uno dei temi principali su cui discuteranno il Cancelliere e la Presidente del Consiglio sarà sicuramente il dossier dell’immigrazione, visto il caso della Sea Eye 4.
Per Beise e Brössler la Meloni è in difficoltà su questo tema perché non può mantenere la promessa centrale - di isolare l'Italia dai barconi - della sua campagna elettorale, ed è per questo che si sta proponendo di assumere la guida di una strategia comune dell'UE con i Paesi dell'Africa occidentale, del Sahel e del Nord Africa.
Motivo per il quale, secondo Beise e Brössler, “il messaggio di fondo della Cancelliera sulla questione migratoria piacerà agli italiani”, perché con la prima visita al capo del governo italiano, il Cancelliere vuole contribuire a portare avanti il tema delle migrazioni a livello europeo: "Non dobbiamo lasciare soli i Paesi alle frontiere esterne e per questo è necessario da un lato fare una campagna affinché tutti coloro che attraversano le frontiere europee siano identificati e registrati e possano accedere alle procedure di asilo e dall'altro dobbiamo mettere in atto un sistema di solidarietà, il che significa che non tutti devono rimanere lì e che noi dobbiamo fare la nostra parte”.
Kanzler, übernehmen Sie!
Cancelliere, subentri!
Il giornalista Claus Hulverscheidt riporta come Christian Lindner ci abbia provato “da sempre”, ma alla fine non ha avuto altra scelta che chiedere aiuto al Cancelliere.
Ossia, dato che il Ministro delle finanze non è riuscito a trovare, dopo mesi di trattative, un accordo con i suoi colleghi di gabinetto su una bozza di bilancio per il 2024, Olaf Scholz ha dovuto assumere la responsabilità dei cosiddetti "colloqui principali" con i dipartimenti.
Concretamente, ciò significa che ora chi non è soddisfatto del tetto di spesa, imposto la scorsa settimana dal Ministro federale delle Finanze, per “lamentarsi” deve cercare di ottenere un incontro sia con Scholz, sia con Lindner.
Hulverscheidt sottolinea come il fatto che il Cancelliere debba intervenire in questo modo nelle trattative sul bilancio è un evento assolutamente insolito.
Tuttavia, quello che è ancora più grave secondo il giornalista è che non solo rende evidente il fallimento della strategia negoziale di Lindner, ma anche che i partner della coalizione continuano a non avere, dopo anni di crisi, una comprensione comune di ciò che è finanziariamente fattibile e quali sono le priorità che dovrebbero essere stabilite in tempi di bilanci ristretti.
Ganz, ganz vorsichtig
Molto, molto attentamente
Il giornalista Daniel Brössler riporta come la reazione tedesca alla manifestazione di massa a Varsavia è stata molto cauta: infatti sottolinea come la Ministra degli esteri, Annalena Baerbock (Verdi), abbia dichiarato che le proteste in Polonia durante il fine settimana sono state "notate e osservate".
Secondo Brössler, le parole, piuttosto distanti, testimoniano un classico dilemma diplomatico tedesco: la Polonia, pur essendo un Paese UE, ad oggi è governata dal partito nazional-conservatore che da quando è al potere (2015) ha emanato una serie di leggi e riforme particolarmente restrittive delle libertà fondamentali.
Nello specifico, la goccia che ha portato quasi mezzo milione di persone a manifestare in piazza nei giorni scorsi a Varsavia è la nuova legge che con la scusa di combattere l’influenza della Russia nel Paese, permette al partito al governo - Legge e Giustizia (PiS) - di escludere dalle elezioni il leader dell’opposizione, Donald Tusk.
È proprio per questo che comunque, riporta Brössler, ad oggi il governo tedesco è ben felice di non intervenire e di lasciare “le critiche alla Commissione UE”.
Tuttavia, evidenzia anche come i toni cauti da parte del Ministero degli esteri tedesco siano stati un’azione diplomatica ragionata perché “le espressioni tedesche di solidarietà per i manifestanti di Varsavia sarebbero probabilmente proprio ciò di cui il PiS del leader del partito Jarosław Kaczyński ha bisogno per agire più violentemente”.
Windkraft wieder wichtigste Stromquelle
L'energia eolica è di nuovo la più importante fonte di elettricità
All'inizio dell'anno, dopo un lungo periodo di tempo, l'energia eolica è tornata a essere la più importante fonte di energia elettrica in Germania; testimoniando come, nonostante la crisi energetica derivante dalla pandemia di Covid-19 e acuita con l’invasione russa, gli sforzi attuati dal governo federale per incrementare l’uso delle rinnovabili stanno portando ad una tendenza positiva.
Nel primo trimestre, infatti, la forma di energia rinnovabile ha superato il carbone, che ha raggiunto il 30,0%, con una quota di generazione totale del 32,2%.
Tuttavia, le fonti di energia convenzionali, tra cui il carbone, il gas e l'energia nucleare, rappresentano ancora più della metà (51,4%) della produzione di elettricità della Germania. Le fonti di energia rinnovabile, come l'eolico, l'idroelettrico, il fotovoltaico e il biogas, hanno raggiunto il 48,6% nei primi tre mesi dell'anno.
Con una produzione totale di elettricità di 132,8 miliardi di chilowattora, in calo del 7,8%, l'energia nucleare è diminuita significativamente del 32,7%, ancor prima della chiusura delle ultime tre centrali nucleari tedesche il 15 aprile.
Anche la produzione di energia elettrica da carbone è diminuita drasticamente del 12,1% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, mentre l'energia eolica ha subito un calo solo dello 0,7%.
„Voraussetzungen für AfD-Verbot gegeben“
"Prerequisiti per il divieto di AfD dato"
I giornalisti Helene Bubrowski e Markus Wehner riportano come uno studio dell'Istituto tedesco per i diritti umani, che monitora la situazione dei diritti umani in Germania ed è ampiamente finanziato dal Bundestag tedesco, conclude che le condizioni legali e materiali per un divieto dell'AfD sarebbero soddisfatte.
Nello studio si legge che “Un divieto servirebbe a fermare l'ascesa al potere del partito e, contemporaneamente, a indebolire la diffusione organizzata di idee razziste e di estrema destra [...] Il pericolo concreto rappresentato dall'AfD per la democrazia costituzionale liberale potrebbe essere scongiurato in questo modo".
Bubrowski e Wehner sottolineano come il partito persegua un orientamento razzista e nazional-etnico: infatti già nei suoi documenti di base, l'AfD distingue tra tedeschi portatori della cultura tedesca e coloro che non fanno parte della "cultura autoctona" e che quindi minacciano la "continuità della nazione".
I giornalisti evidenziano come la base legale per la messa al bando di un partito sia l'articolo 21 della Legge fondamentale - "Sono incostituzionali i partiti i cui scopi o il comportamento dei loro sostenitori sono volti a compromettere o eliminare il libero ordine democratico di base o a mettere in pericolo l'esistenza della Repubblica Federale di Germania".
Per contrastare il pericolo rappresentato dall'AfD, secondo i giornalisti sarebbe necessario, a prescindere da un divieto, negare o revocare ai membri dell'AfD il permesso di possedere un'arma e che i soldati, i funzionari pubblici o i giudici membri dell'AfD, o che comunque sostengono il partito, dovrebbero essere licenziati dal servizio pubblico.
Weiß tritt zurück und darf bleiben
Weiß si dimette e potrebbe rimanere
Il giornalista Ewald Hetrodt riporta come Marius Weiß, deputato socialdemocratico, si è dimesso dalla carica di presidente della commissione d'inchiesta sull'assassinio di Hanau, visto che “sta traendo le conseguenze di un'indagine preliminare condotta nei suoi confronti dalla Procura di Wiesbaden per falsificazione di documenti”.
In cambio, sottolinea Hetrodt, la SPD ha segnalato che non abbandonerà Weiß alle prossime elezioni statali - si terranno ad ottobre.
L’accusa di falsificazione dei documenti è dovuta al fatto che in qualità di deputato Weiß ha un badge che gli permette sia di entrare gratuitamente nel complesso del Landtag in qualsiasi momento - questo vale anche per i giorni in cui i deputati si riuniscono per i dibattiti in plenaria - sia di usufruire di permessi per il parcheggio gratuito.
Hetrodt evidenzia come questa soluzione sia prevista anche per la moglie di Weiß, essendo che ricopre la carica di consulente legale nel gruppo parlamentare statale della SPD.
Tuttavia, secondo l'accusa, il socialdemocratico avrebbe copiato la sua carta d'identità e avrebbe dato la versione contraffatta alla moglie.
L’elemento critico, però, riporta il giornalista, è il fatto che il deputato fosse già stato ripetutamente messo in guardia da questa cattiva condotta, essendo arrivato già da tempo all'attenzione dei servizi di sicurezza.
Hetrodt sottolinea come comunque Kaweh Mansoori (SPD) abbia dichiarato che "All'interno dell'SPD, Marius Weiß avrà la possibilità di recuperare la fiducia persa [...] Marius Weiß ha commesso un errore. Alla fine, si tratta anche di mettere in relazione il grado di un errore una tantum con il lavoro complessivo di una persona. Sappiamo cosa ha realizzato".
Es braucht einen digitalen Ruck
Ha bisogno di una scossa digitale
La giornalista Corinna Budras evidenzia come “una volta rovinata la reputazione, a un certo punto non si viene più presi sul serio e nel settore della digitalizzazione, questo sviluppo è stato osservato da tempo: è evidente che la Germania ha poco da offrire in termini di servizi amministrativi online e da dicembre, il fallimento ha anche un nome "Legge sull'accesso online"”.
L'OZG è associato al fallimento dello Stato nel rendere l'amministrazione tedesca veloce, digitale ed efficiente perché dei 575 servizi che dovevano essere disponibili online per i cittadini entro la fine del 2022, ne sono stati realizzati solo una minima percentuale.
Da allora, secondo Budras, si è diffusa l'impressione che “l'amministrazione sia incollata al fax come gli attivisti del clima all'asfalto” ma fortunatamente, sostiene, questa rimane solo un’impressione.
Nel senso che qualcosa sta accadendo: il governo federale ha adottato una strategia digitale la scorsa estate e ha appena approvato una nuova edizione dell'OZG.
Tuttavia, la giornalista sostiene che, in realtà, la verità è anche che i cittadini tedeschi dimostrano una strana indulgenza nei confronti delle questioni digitali.
Infatti, Budras riporta come il “grado di digitalizzazione non ha ancora deciso un'elezione e al contrario, il fallimento non ha ancora causato un crollo per nessun partito”.
Per questo che alla fine dell’articolo Budas sostiene che il Paese abbia bisogno di una scossa digitale, ma teme anche che la motivazione arriverà solo quando ci saranno offerte convincenti.
Historische Lektionen im Kampf gegen die Inflation
Lezioni storiche nella lotta all'inflazione
I dati sugli ordini in entrata nel settore manifatturiero in Germania confermano l'impressione di una debolezza dell'economia che potrebbe durare più a lungo del previsto e secondo il giornalista Gerald Braunberger le ragioni di questa debolezza sono “indubbiamente molteplici”.
Una delle più importanti è il forte aumento dei tassi di interesse, perché una politica monetaria volta a combattere l'alta inflazione ha un effetto frenante sulla domanda aggregata attraverso il deterioramento delle condizioni di finanziamento.
La situazione attuale ricorda, secondo Braunberger, in qualche modo l'esperienza delle due crisi petrolifere di circa mezzo secolo fa.
Infatti, all'epoca, il forte aumento dei prezzi delle materie prime spinse una fase di svalutazione monetaria che si estese gradualmente.
Anche allora, era vero che l'inflazione che colpiva l'intero paniere di beni poteva essere combattuta solo smorzando la domanda aggregata, infatti, la Bundesbank tedesca alzò significativamente i tassi di interesse di riferimento e, come la Banca Centrale Europea oggi, accettò una temporanea debolezza dell'economia pur di scacciare il diavolo dell'inflazione: l'operazione riuscì, ma nel corso di diversi anni.
Braunberger, dunque, esorta ad imparare dai precedenti periodi inflazionistici per capire sia che conviene essere modesti nell'uso delle previsioni, sia che un aumento inaspettatamente rapido e forte del tasso di inflazione richiede una risposta di politica monetaria dura e coerente. Perché, purtroppo, la politica monetaria non può essere dosata in modo tale da agire esclusivamente sul livello dei prezzi e non sulla performance economica; ciò richiederebbe, tra l'altro, una flessibilità di tutti i prezzi, che nella pratica non esiste.
A differenza di mezzo secolo fa, tuttavia sottolinea Braunberger, in questa crisi, la debolezza economica non si sta riflettendo in un forte aumento della disoccupazione.
Warum für Verbraucher die Stromkosten steigen könnten
Perché i costi dell'elettricità potrebbero aumentare per i consumatori
Il giornalista Helmut Bünder sottolinea come i canoni di rete siano già una delle voci più importanti della bolletta elettrica, ma che c’è il rischio che lo diventino ancor di più.
Il motivo, secondo Bünder, è il forte aumento dei tassi d'interesse “che sta frenando i miliardi di investimenti urgentemente necessari per l'espansione della rete".
Infatti, il giornalista riporta come l'Agenzia Federale per le Reti, che fissa a intervalli regolari i limiti massimi delle tariffe di rete ammissibili, abbia dichiarato che: "Teniamo conto dell'attuale andamento dei tassi di interesse. Per questo vogliamo pagare interessi migliori sui nuovi investimenti e creare così incentivi significativi per gli investimenti dei gestori di rete".
La leva per ottenere questo risultato, sottolinea Bünder, è il tasso di interesse sul capitale proprio, che gli operatori come Eon e Amprion possono applicare nel calcolo delle loro tariffe: infatti, per i nuovi investimenti, il regolatore di mercato vuole aumentare il tasso consentito al 7,09%, dal 6% - che in realtà prima della crisi era stato stabilito che nel 2024 il tasso sarebbe sceso al 5%.
Comunque Bünder spiega come le reti elettriche in Germania sono gestite da oltre 800 aziende, tra cui giganti del settore come Eon, ma anche numerose utility municipali che si occupano delle reti di distribuzione. Circa 700 aziende trasportano il carburante sul mercato del gas: le singole reti formano "monopolio naturali" perché i clienti dipendono dal rispettivo operatore di rete regionale o locale.
Ecco perché, evidenzia Bünder, l'agenzia di rete garantisce che le società operative non abusino della loro posizione applicando prezzi eccessivi e facendo investimenti inutili.
Der EU geht das Geld aus
L’UE sta finendo i soldi
Moritz Koch afferma che, a causa di una moltitudine di crisi che hanno colpito contemporaneamente l’Unione Europea (tra cui il conflitto in Ucraina, il ritiro del gas russo, l’impatto dei cambiamenti climatici, le conseguenze delle pandemie e le pressioni migratorie), le risorse finanziarie si stanno esaurendo e Bruxelles si trova ad affrontare sfide crescenti mentre la sua capacità di agire diminuisce.
Per tale motivo, la revisione del bilancio europeo si sta spostando al centro del dibattito politico. Johannes Hahn, il commissario europeo responsabile, presenterà le proposte per il bilancio 2024 e la revisione intermedia del quadro finanziario per gli anni 2021 - 2027. Koch afferma che c’è poca disponibilità a fornire ulteriori fondi, soprattutto in Germania, il più importante contribuente netto dell’UE. Anche il Parlamento europeo si oppone al progetto di destinare alla Commissione una quota maggiore delle proprie entrate.
Sebbene le somme del bilancio dell’UE sembrino impressionanti, la spesa si estende su sette anni e la maggior parte dei fondi sono già stati stanziati, ad esempio per la politica agricola comune e il fondo di coesione. Ciò comporta meno finanziamenti per le altre priorità, come il sostegno all’Ucraina, la promozione della trasformazione energetica, l’espansione dell’industria dei chip, la promozione della produzione di tecnologie pulite e la lotta all’iniziativa cinese della Via della Seta.
Koch sottolinea che la Commissione Europea è vincolata dalla rigida spesa obbligatoria del bilancio e non può elevarsi a potenza geopolitica. Per affrontare tali sfide, la revisione del bilancio deve portare a un uso più flessibile dei fondi UE per affrontare le crisi, promuovere nuovi progetti di ricerca e attuare una politica industriale comune.
Die von Berlin ignorierte Revolution
La rivoluzione ignorata da Berlino
Mentre le implicazioni della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale vengono discusse in colloqui con vari attori del mondo economico e finanziario a Monaco, Francoforte e nella regione della Ruhr, Sebastian Matthes riporta che a Berlino manca una comprensione più profonda dell’importanza di tale tecnologia per l’economia europea. In Germania, manca ancora una leadership politica in grado di spiegare ai cittadini cosa significhi la rivoluzione dell’IA. All’interno del governo, l’argomento non viene quasi affrontato, il che porta al fatto che, secondo un sondaggio di Civey, quasi la metà dei tedeschi ritiene che l’IA cambierà la nostra società in modo piuttosto negativo.
Ciò è fatale, perché nonostante i rischi, ci sono enormi opportunità. Il giornalista scientifico Ranga Yogeshwar, ad esempio, sostiene che la portata del cambiamento apportato dall’IA sarà superiore a quella della rivoluzione industriale e influenzerà in modo globale le vite dei cittadini.
Das Deutschlandticket floppt zum Start
Il Deutschlandticket è fallito in partenza
Secondo Daniel Delhaes, il Deutschlandticket, introdotto come primo biglietto per il trasporto locale valido a livello nazionale, è stato più un fallimento che un grande successo iniziale. A maggio, quasi dieci milioni di persone hanno acquistato il biglietto, ma la maggior parte di loro sono abbonati alle aziende di trasporto locale che hanno utilizzato il biglietto come alternativa più economica ai loro abbonamenti esistenti. Solo circa 700.000 persone possono essere considerate nuovi clienti. Le entrate derivanti da questi nuovi clienti non sono sufficienti a compensare le perdite della campagna di sconti. Sebbene il biglietto sia stato pubblicizzato come una misura per ridurre le emissioni di anidride carbonica, finora è stata raggiunta solo una frazione dei risparmi sperati. Nel complesso, tuttavia, il Deutschlandticket ha scosso il conservatore settore dei trasporti locali, anche se non può ancora essere definito un grande successo.
Während andere KI entwickeln, konzentriert sich Europa auf die Regulierung
Mentre altri sviluppano l’IA, l’Europa si concentra sulla regolamentazione
Christoph Herwartz afferma che, attualmente l’UE sta negoziando la legge sull’Intelligenza Artificiale (IA), che potrebbe vietare le applicazioni rischiose di tale tecnologia, e prevede anche di introdurre un’etichetta per i contenuti generati dall’IA. Per l’autore, tali misure normative rafforzano l’impressione che il progresso tecnologico sia soprattutto una minaccia.
Viceversa, per Herwartz è necessario aumentare i finanziamenti e migliorare l’accesso ai supercomputer per gli sviluppatori di IA, poiché sono essenziali per l’addestramento dei modelli di Intelligenza Artificiale. Inoltre, Herwartz suggerisce un atteggiamento aperto verso l’innovazione tecnica per motivare i giovani a lavorare in questo campo.
Secondo Herwartz, il pericolo maggiore della regolamentazione europea sull’IA non è che le tecnologie lungimiranti vengano inavvertitamente vietate, ma che tale tecnologia venga vista come dannosa di per sé. I politici dovrebbero tenerlo presente quando annunciano nuove specifiche per l’IA. Tuttavia, le misure proposte, come l’etichetta contro la disinformazione e la trasparenza dei dati di addestramento, nonché le valutazioni dei rischi per i modelli di IA, saranno attuabili dalle aziende. In aggiunta, in questo momento non si prevede che molte start-up promettenti si trasferiscano all’estero. Tuttavia, è probabile che la regolamentazione dell’IA venga ulteriormente inasprita nei prossimi anni, poiché c’è il rischio che la discriminazione si radichi e causi danni alla società.
Bittere Realität: Technologieklau chinesischer Wissenschaftler
Amara realtà: scienziati cinesi che rubano tecnologia
Teresa Stiens riporta che di recente si è verificato un un caso di spionaggio tecnologico in cui un dottorando cinese ha spiato un’azienda di tecnologia medica nell’ambito di una cooperazione scientifica. L’autrice sottolinea che non tutti gli studenti cinesi in Germania sono spie reclutate da Pechino, ma secondo la legge cinese, individui, aziende e istituti di ricerca sono obbligati a collaborare con i servizi segreti del Paese. Ciò significa che la cooperazione nel campo della scienza può rapidamente trasformarsi in un disastro se gli attori cinesi prendono di mira le innovazioni tedesche.
AfD-Umfragehoch: Das Schweigen der Wirtschaft
Sondaggio AfD: il silenzio della comunità imprenditoriale
Thomas Sigmund sottolinea che l’élite imprenditoriale tedesca critica spesso la politica energetica del Ministro federale dell’Economia, Robert Habeck, del Partito dei Verdi. I leader delle imprese si esprimono pubblicamente con parole dure su tale tema. Tuttavia, l’autore dichiara che gli stessi leader economici si esprimono poco sull’ascesa dell’AfD, che emargina le persone che la pensano diversamente e le diffama, il che porta a un discorso sociale che si ripercuote anche nelle aziende con i loro milioni di dipendenti.
Le differenze fondamentali tra l’Alternative for Germany (AfD) e gli altri partiti, ad eccezione della sinistra, risiedono nell’atteggiamento parzialmente antistatale dell’AfD e nella sua mancanza di apertura al mondo. Sigmund afferma che l’apertura è il modello di business della Germania, la quale è in recessione e non ha bisogno di nazionalismi.
Per Sigmund, i dirigenti e gli amministratori delegati delle piccole e medie imprese evitano i discorsi politici sull’AfD perché non vedono il pericolo per la democrazia e il futuro economico del Paese. Ciononostante, la comunità imprenditoriale deve prendere posizione in questi dibattiti se non vuole abbandonarli completamente e sono tre le ragioni che spingono i leader aziendali a prendere posizione: In primo luogo, i dirigenti avrebbero tutte le opportunità di formarsi un’opinione informata. In secondo luogo, probabilmente non è opportuno che sia l’amministratore delegato più giovane a guidare il movimento. In terzo luogo, è sorprendente che non si sia sentita alcuna dichiarazione da parte delle principali associazioni imprenditoriali. Manca la moderazione e c’è un’evidente mancanza di coraggio civile.
Si nota che non c’è più una persona visibile che parli a nome dell’imprenditoria tedesca in politica. In passato lo avrebbero fatto, ad esempio, il capo della Deutsche Bank o l’amministratore delegato della Siemens. Oggi tutti se ne tengono fuori. Questo fa sì che gli argomenti specialistici non vengano più presi sul serio, perché la credibilità viene meno quando si parla solo dei propri affari.