Le geopolitica del litio

Il settore dei trasporti, tradizionalmente dipendente dai combustibili fossili, sta attraversando una fase di rivoluzione che promette di ridisegnare gli equilibri geopolitici del mondo. Un elemento in particolare si trova al centro di questo sconvolgimento: il litio. Conosciuto per le sue proprietà elettrochimiche uniche, il litio è un elemento chiave nella produzione di batterie per veicoli elettrici, una tecnologia che rappresenta una pietra miliare nel percorso verso una mobilità più sostenibile. Ma mentre l’importanza del litio in questo contesto è indiscutibile, è altrettanto evidente che la sua estrazione, produzione e commercializzazione stanno modificando il tessuto della geopolitica internazionale in modi inaspettati e profondi.

L’industria automobilistica sta cercando da tempo di affrontare tre principali esigenze dei consumatori riguardo alle auto elettriche: un’autonomia di guida estesa, tempi di ricarica brevi e costi competitivi rispetto ai veicoli a motore a combustione interna. A questo fine, diversi produttori stanno sviluppando batterie allo stato solido come alternativa alle tradizionali batterie agli ioni di litio. Toyota, ad esempio, prevede di introdurre una batteria allo stato solido entro il 2027, con un’autonomia di circa 1.200 km e un tempo di ricarica di circa dieci minuti. Anche altre case automobilistiche, come Nissan e BMW, stanno conducendo ricerche simili.

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