Sistemi politici e criteri ESG

Qualche giorno fa si diceva che una serie di forte, extra economiche, stanno dando un volto nuovo alla globalizzazione. Da una parte le questioni relative alla sicurezza degli investimenti e delle catene di approvvigionamento (friendshoring o multishoring), dall’altra le questioni relative al mondo ESG, vale a dire il rispetto dell’ambiente, dei diritti dei lavoratori e di una governance aziendale attenta e rispettosa dei diritti degli stakeholders. Il punto è che questo due tendenze di fatto potrebbero unirsi e rafforzarsi a vicenda.

Partendo da un’osservazione iniziale, appare evidente che i paesi con sistemi politici liberali sono quelli che tendono ad abbracciare e promuovere in modo più deciso i principi ESG. La ragione di ciò può essere rintracciata in diverse caratteristiche intrinseche a tali sistemi. Innanzitutto, i paesi con un sistema democratico sono spesso fondati su valori di partecipazione, trasparenza e responsabilità. Questi valori si traducono in meccanismi istituzionali e comportamenti sociali che incoraggiano la condivisione di informazioni, la partecipazione attiva dei cittadini e la responsabilità reciproca tra governanti e governati.

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