L’Europa sta affrontando una crisi geopolitica e strategica in Africa Occidentale e Centrale, particolarmente in paesi come Mali, Niger, Burkina Faso, Guinea e Gabun. La presenza militare e politica europea, soprattutto quella francese, è messa in discussione da una serie di colpi di stato e cambiamenti di regime, fenomeni che stanno alterando gli equilibri del potere regionale e compromettendo gli obiettivi strategici europei.
L’invio di truppe tedesche in Mali è stato inizialmente considerato un favore fatto alla Francia, ma le conseguenze delle recenti instabilità in Africa Occidentale e Centrale vanno ben oltre le questioni di politica estera francese. Seguendo una logica simile a quella applicata in Afghanistan, l’obiettivo europeo è stato di affrontare le cause dell’ascesa del jihadismo e dell’immigrazione irregolare attraverso l’intervento militare e l’aiuto allo sviluppo. Tuttavia, l’aumento del terrorismo seguito al ritiro francese da Mali indica che tale strategia è fallita, e ora l’Europa deve affrontare i rischi legati al controllo di importanti rotte migratorie verso il Mediterraneo.