"A Brief History of the Philosophy of Time" di Adrian Bardon, (Second Edition, Oxford University Press, 2024)
Pubblicato da Oxford University Press nella sua seconda edizione nel 2024, A Brief History of the Philosophy of Time di Adrian Bardon affronta una delle domande più persistenti e al tempo stesso più elusive della riflessione filosofica: che cosa significa interrogarsi sul tempo. Il libro non si limita a presentare risposte storiche a questa domanda, ma ricostruisce il modo stesso in cui il problema del tempo è stato formulato, trasformato e radicalmente riconsiderato nel corso dei secoli. Bardon mostra come il tempo non sia semplicemente un oggetto di studio tra gli altri, bensì una struttura concettuale che condiziona il modo in cui comprendiamo il cambiamento, l’esperienza, la causalità, la libertà e persino l’esistenza dell’universo. Fin dalle prime pagine emerge che chiedere “che cos’è il tempo” non equivale a chiedere che tipo di cosa esso sia, ma implica un’indagine sui presupposti stessi del nostro linguaggio ordinario, delle pratiche scientifiche e delle categorie mentali con cui organizziamo l’esperienza. Il libro merita attenzione perché chiarisce perché il tempo resista a definizioni univoche e perché le nostre intuizioni più immediate sul suo “scorrere” entrino spesso in conflitto con l’analisi filosofica e con la fisica moderna. L’opera invita il lettore a sospendere certezze apparentemente ovvie e a interrogarsi su ciò che diamo per scontato quando parliamo di passato, presente e futuro.


