Al via la nuova Linea Pilota per la microelettronica
Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha presentato un progetto per la realizzazione di una nuova infrastruttura di microelettronica avanzata nell'Etna Valley, in Sicilia. L'iniziativa, approvata dal Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU), rientra nel programma internazionale istituito con il Chips Act, un pacchetto legislativo approvato dalla Commissione Europea per incentivare e sostenere la produzione di semiconduttori a livello europeo. La nuova Linea Pilota si concentrerà sulla realizzazione di prototipi di dispositivi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni, con l'obiettivo di rafforzare la leadership tecnologica europea nel settore dei semiconduttori.
Il progetto sarà coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche e prevede la realizzazione di un'infrastruttura abilitante per il settore industriale della microelettronica, con particolare focalizzazione sull'area catanese. Il progetto si colloca in un contesto globale caratterizzato da una crescente domanda di semiconduttori e dalla loro fondamentale importanza per l'industria tecnologica, cui l'Europa ha risposto con la nascita del Chips Act, che ha stanziato 43 miliardi di euro per raddoppiare entro il 2030 la produzione europea di chip e rendere autonomi gli Stati membri dalle forniture extra UE.
L'infrastruttura approvata rientra nelle tecnologie individuate dalle Linee Pilota del programma Chips JU come quelle destinate a svolgere un ruolo cruciale nell'avanzamento dell'Europa, con particolare riferimento ai settori più critici e ad alto impatto della microelettronica. Tra tali tecnologie rientra la realizzazione di un sistema integrato per lo sviluppo delle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita (WBG) per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza (RF), che saranno sviluppate dalla Linea Pilota approvata. Per raggiungere tale fine, verranno potenziate le strutture già esistenti nel campo dei semiconduttori avanzati e delle tecnologie correlate, come "Beyond Nano", infrastruttura avviata nel 2020 grazie alla collaborazione tra Cnr, Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), Regione Siciliana e STMicroelectronics. Ad essa si aggiungono infrastrutture presenti in Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania, coinvolgendo Università e Centri di ricerca di tali Paesi, e riunendo comunità scientifica e comunità industriale nello sviluppo di prodotti e processi avanzati, in accordo alle roadmap delle diverse tecnologie microelettroniche.
Il costo complessivo del progetto è di 360 milioni di euro, ripartito per il 50% su fondi comunitari e per il 50% su fondi messi a disposizione dagli Stati partecipanti alla proposta. L'Italia è lo Stato che riceverà la maggiore quota di finanziamento: 212 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea, 53 milioni di euro dal MUR e una quota equivalente dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT). Di questi, circa 190 milioni di euro sono destinati al Cnr per la linea pilota che verrà realizzata attraverso le competenze dell'Istituto di microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm). L'iniziativa è stata fortemente sostenuta anche dalla Regione Siciliana e dal Comune di Catania.