"Noi, le civiltà, ora sappiamo che siamo mortali" Paul Valéry
L'aspetto impressionante dell'approccio di Toynbee allo studio della storia è la sua idea di considerare come unità di analisi le civiltà nella loro interezza, piuttosto che singoli eventi, personaggi o nazioni. Questo sguardo ampio e comparativo ha come obiettivo quello di individuare patterns ricorrenti, analogie, regolarità ma anche discontinuità nel percorso evolutivo delle diverse civiltà. Toynbee è interessato a scoprire le leggi generali che governano la nascita, lo sviluppo, il declino e la scomparsa delle società umane, al di là delle specificità di ciascuna di esse. Attraverso il confronto tra le varie civiltà, Toynbee cerca di identificare i fattori chiave che determinano il successo o il fallimento di una civiltà, come la capacità di rispondere alle sfide esterne e interne, il ruolo delle élites creative, l'emergere di religioni universali. È chiaro che questo approccio globale e sistemico, che abbraccia un archi temporali vastissimi, è qualcosa che assomiglia molto di più a una filosofia della storia che non alla scienza storica vera e propria, ma può essere comunque uno dei molti strumenti utili a comprendere.