"China’s State Ideology and the Three Gorges Dam: The Political Theodicy of Development" di Yuen-ching Bellette Le
Il volume di Yuen-ching Bellette Lee, China’s State Ideology and the Three Gorges Dam: The Political Theodicy of Development (L’ideologia statale cinese e la Diga delle Tre Gole: la teodicea politica dello sviluppo), pubblicato da Routledge nel 2025, prende in esame una delle più grandi opere infrastrutturali della Cina contemporanea, la Diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze, per indagare come lo Stato cinese costruisca e trasmetta la propria ideologia. Il nucleo dell’opera non è quindi la descrizione ingegneristica del progetto, né la sola analisi economica o ambientale, ma la comprensione del modo in cui la diga sia stata inserita in una cornice politica e culturale che giustifica i costi, le sofferenze e i sacrifici richiesti alla popolazione. Secondo Lee, lo Stato cinese ha elaborato una narrazione che attribuisce senso e legittimità alle conseguenze negative del progetto, trasformandole in elementi di un destino comune e superiore. La diga diventa così il paradigma di un più ampio processo di giustificazione politica, che l’autrice definisce “teodicea dello sviluppo”, ovvero un linguaggio capace di spiegare e giustificare il male e la sofferenza in vista di un bene considerato più alto. L’opera si interroga quindi su come il Partito Comunista Cinese trasformi il progresso economico e tecnologico in principio di legittimazione politica, e come la costruzione di un’infrastruttura possa diventare simbolo della modernità, della sovranità e della forza collettiva di un intero Paese.