Come l'e-commerce sta aggravando la deflazione in Cina
L'espansione di Pinduoduo, uno degli e-commerce in più rapida crescita in Cina, è emblematica di una forza più ampia che affligge l'economia del paese. Questa piattaforma, nota per i suoi forti sconti, ha promosso una spinta incessante verso la riduzione dei prezzi, attirando una vasta clientela attratta dal cosiddetto "consumo declassato", una tendenza al risparmio spinta dai social media. Tuttavia, questa pressione al ribasso sui prezzi sta contribuendo a un clima di deflazione, con consumatori cinesi che, preoccupati dalla crisi immobiliare e dal mercato del lavoro incerto, spendono meno e risparmiano di più, riducendo ulteriormente la propensione al consumo e l'investimento aziendale, con ricadute negative sull'intera economia.
Nonostante alcuni tentativi di stimolare l'economia, il governo cinese non ha ancora annunciato piani concreti per un intervento fiscale che rafforzi il potere d'acquisto dei consumatori. La situazione deflattiva è tale che il deflatore del prodotto interno lordo della Cina, un indicatore che misura i prezzi su tutta l'economia, è in contrazione da cinque trimestri consecutivi, segnando il periodo più lungo di calo in un quarto di secolo. Questo implica che l'economia potrebbe non crescere tanto quanto i target ufficiali, stimati intorno al 5% per quest'anno, potrebbero suggerire. Nel frattempo, la capacità di Pinduoduo di ridurre i prezzi sta influenzando anche i suoi rivali, Alibaba e JD.com, intensificando ulteriormente la competizione sui prezzi e contribuendo alla spirale deflazionistica.