Custodire le differenze: l’importanza della prospettiva individuale nell’era dell’Intelligenza Artificiale Generativa
di Daniele Caligiore1
I Large Language Models (LLM), come ChatGPT e i suoi successori, rappresentano una delle innovazioni più avanzate nel campo dell’Intelligenza Artificiale (IA). Questi modelli, addestrati su vastissime quantità di dati testuali, sono capaci di generare linguaggio naturale (IA Generativa) con una fluidità sempre più simile a quella umana. Ciò significa che riescono a produrre testi che non solo sono grammaticalmente corretti, ma anche coerenti e contestualmente rilevanti. La loro abilità di mantenere il flusso di una conversazione e di adattare il proprio stile in base al contesto rende le interazioni con gli utenti particolarmente naturali e coinvolgenti. Grazie alla loro abilità di analizzare e sintetizzare enormi volumi di informazioni, gli LLM stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, rendendo possibili applicazioni che spaziano dalla scrittura automatizzata alla generazione di immagini e persino alla creazione di codici software. Tuttavia, il loro crescente e incontrollato utilizzo solleva interrogativi importanti legati al fatto che le risposte generate riflettono una visione media o una rappresentazione predominante delle conoscenze, influenzando il modo in cui l’informazione viene veicolata e percepita dagli utenti.
In alcune circostanze il fatto che questi modelli tendono a fornire risposte che riflettono una tendenza media prevalente potrebbe risultare utile. Vediamo alcuni esempi. In ambito educativo, un’IA generativa può offrire spiegazioni standardizzate di concetti complessi, risultando utile per studenti che necessitano di una comprensione iniziale di base su argomenti scientifici o letterari. Tuttavia, lo stesso approccio potrebbe trascurare metodi alternativi di apprendimento o punti di vista innovativi che un insegnante umano potrebbe integrare, riducendo la possibilità di favorire un pensiero critico o creativo. Nel contesto del marketing o del servizio clienti, l’IA generativa può fornire risposte automatiche che riflettono le domande più comuni o le preferenze generali dei consumatori. Ciò semplifica e velocizza il processo di interazione, ma può mancare di empatia e di comprensione delle esigenze particolari di alcuni utenti, specialmente in situazioni delicate che richiederebbero un’attenzione personalizzata. Nel campo della ricerca medica l’IA generativa può fornire velocemente riassunti accurati e basati su evidenze scientifiche di trattamenti e protocolli sanitari. Questo può essere utile per i professionisti che devono consultare rapidamente informazioni aggiornate. Tuttavia, c'è il rischio che questi modelli non tengano pienamente conto delle variabili individuali, come le risposte uniche del paziente a determinati farmaci (Caligiore, 2024).
In tutti questi casi, l’utilità di un modello che propone risposte mediate dalla “tendenza prevalente” è indubbia, ma la sfida sta nel bilanciare questa standardizzazione con l’importanza delle eccezioni, dei contesti specifici e dei punti di vista “fuori dal comune”. L’utilizzo di queste forme di IA, infatti, potrebbe comportare un rischio notevole: l’appiattimento delle differenze individuali e la perdita di punti di vista unici (Campione et al., 2024). È fondamentale infatti riconoscere che ogni individuo porta con sé una prospettiva diversa, frutto di esperienze, culture e contesti differenti. La storia ci ha dimostrato che le idee più innovative e stimolanti spesso emergono proprio da quelle voci che si distaccano dal pensiero comune. Queste differenze non solo arricchiscono il dibattito, ma sono anche essenziali per il progresso in vari ambiti (Caligiore, 2022). Un parallelo interessante si può fare con alcuni fenomeni naturali, dove la diversità gioca un ruolo cruciale nel generare dinamismo ed energia. Ad esempio, l’energia elettrica non potrebbe esistere senza una differenza di potenziale tra due punti: è proprio questo squilibrio che genera il flusso di corrente. Allo stesso modo, il volo degli aerei è reso possibile dalla variazione di pressione tra la parte superiore e inferiore delle ali, che crea la forza di sollevamento necessaria. Un altro esempio può essere trovato nella biodiversità, dove l’equilibrio di un ecosistema dipende dalla varietà delle specie e delle loro interazioni. In tutti questi casi, sono le differenze a supportare il movimento, la crescita e l’evoluzione. Senza queste variazioni, i sistemi si appiattirebbero perdendo vitalità. Allo stesso modo, nel nostro contesto sociale e intellettuale, le differenze possono alimentare la creatività e la scoperta di nuove conoscenze. Custodire il punto di vista del singolo significa, quindi, valorizzare le diversità e riconoscere che da esse possono nascere energie e idee straordinarie. Non dobbiamo dimenticare l’importanza di un dialogo aperto e inclusivo, capace di far emergere le voci marginalizzate e di promuovere un approccio pluralistico alla conoscenza. Solo così potremo evitare di ridurre il mondo a una visione monodimensionale, preservando la ricchezza delle nostre differenze.
Riferimenti
Caligiore, D. (2022). IA istruzioni per l’uso. il Mulino.
Caligiore, D. (2024). Curarsi con l’Intelligenza Artificiale, il Mulino.
Campione, F., Catena, E., Schirripa, A., & Caligiore, D. (2024). Creatività umana e intelligenza artificiale generativa: similarità, differenze e prospettive. Sistemi intelligenti, 1-26.
La République des Sciences
La République des Sciences è la nuova sezione di Stroncature che ospita gli interventi di accademici e accademiche, ricercatori e ricercatrici delle università e dei centri di ricerca italiani, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio e generalista, al fine di aumentare la visibilità delle attività di ricerca e promuove la disseminazione scientifica.
Daniele Caligiore, primo ricercatore all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr, è direttore e cofondatore della «Advanced School in AI» e tra i soci fondatori dell’azienda spin-off Istc-Cnr AI2Life, dedita a soluzioni di Intelligenza Artificiale per promuovere sviluppo sociale e benessere delle persone. Ha pubblicato per il Mulino i volumi «IA istruzioni per l’uso» (2022) e «Curarsi con l'Intelligenza Artificiale» (2024).