Dazi, regolamenti e il commercio come strumento di potere
Il commercio internazionale non è soltanto un fatto economico: è anche uno strumento di potere nelle relazioni internazionali. Dazi, quote, sanzioni e regolamenti tecnici possono essere usati dai governi non solo per proteggere industrie domestiche, ma anche per esercitare pressione su altri paesi e perseguire obiettivi geopolitici. In un mondo interdipendente, l’accesso al mercato di un grande paese o a risorse critiche può diventare una leva potente: concederlo o negarlo ha implicazioni strategiche. La storia offre esempi, dall’embargo petrolifero degli anni ’70 alle attuali guerre commerciali, di come il commercio sia stato “armato” per fini politici. Con la crescente rivalità tra grandi potenze e l’erosione di alcuni meccanismi multilaterali, il ricorso al commercio come arma di coercizione o di influenza è tornato di attualità.