"Digital Empires" di Anu Bradford
Nel libro Digital Empires, Anu Bradford descrive il conflitto tra tre modelli di regolazione dell’economia digitale: quello statunitense, basato sul mercato; quello cinese, guidato dallo Stato; e quello europeo, fondato sui diritti. Ciascun modello riflette valori, priorità politiche e istituzionali diversi e ambisce a plasmare l’ordine digitale globale. Questi tre poli regolatori agiscono come veri e propri imperi, esercitando influenza oltre i propri confini mediante imprese, norme e infrastrutture. Bradford mostra come l’evoluzione della rete abbia prodotto benefici diffusi ma anche effetti collaterali, tra cui disinformazione, concentrazione di potere e sorveglianza. Il libro analizza il modo in cui questi imperi competono per imporre i propri standard e attirare altri Paesi nelle rispettive orbite. La competizione non riguarda solo la tecnologia, ma anche il tipo di società che si intende costruire attraverso essa. L’autrice sostiene che la posta in gioco non è solo economica o strategica, ma riguarda direttamente i valori democratici, le libertà civili e i diritti fondamentali degli individui. L’assenza di una governance condivisa accentua la frammentazione dell’ecosistema digitale. Il libro propone un’analisi comparata dei modelli, ne evidenzia le contraddizioni e valuta il loro impatto sulle relazioni internazionali. Secondo Bradford, la regolazione digitale è oggi un terreno di scontro centrale nella politica globale. La competizione tra questi tre modelli influenza le scelte normative anche in contesti extra-occidentali. In questo quadro, si definisce il futuro delle istituzioni democratiche. Il libro analizza questa dinamica sotto il profilo giuridico, economico e geopolitico.