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Trascrizione

"Disegnare l'Italia" di Federico BUTERA

Lo scorso 4 dicembre Stroncature nella rubrica “Viaggi nell’innovazione” diretta da Roberto Panzarani, ha ospitato la presentazione dell’opera “Disegnare l’Italia” di Federico Butera.

Nel suo nuovo saggio, il sociologo Federico Butera propone di affrontare i problemi e valorizzare le potenzialità del nostro Paese non solo attraverso azioni dall’alto ma partendo da processi partecipativi dal basso, fondati su un continuo “ridisegno” delle organizzazioni e dei lavori. L’ Italia è una società di organizzazioni ineguali. Alla radice della scarsa produttività delle imprese, della insufficienza dei servizi promossi dalle Pubbliche amministrazioni, delle diseguaglianze territoriali, sociali e di genere c’è una questione di qualità delle organizzazioni e del lavoro. Una debolezza comune alla maggior parte delle Pmi, delle realtà del terzo settore, della Pa. Le eccezioni non mancano di certo ma sono una minoranza e oggi sono sfidate da un livello di incertezza e volatilità senza precedenti. La diagnosi di Federico Butera è tanto lucida da risultare quasi impietosa, tuttavia non è fine a sé stessa: nel suo nuovo libro, il sociologo propone politiche e progetti per organizzazioni e lavori di qualità come punto di partenza, e non di arrivo, per il rilancio del Paese. Detto in altri termini: la politica, il governo, il mondo universitario, i rappresentanti dell’economia e delle parti sociali sono invitati ad assumere la questione organizzativa non come l’intendenza che seguirà” atti puntuali nelle rispettive sfere di competenza ma come l’oggetto di specifiche politiche di promozione dotate di investimenti e di programmi specifici di medio e lungo periodo. Lo aveva fatto Roosevelt con il New Deal, De Gasperi con la ricostruzione postbellica, Schimdt con la Mitbestimung, Clinton e Gore con il programma Reinventing Government. E, secondo Butera, è chiamata a farlo anche l’Italia di oggi. Nel saggio, l’autore promuove modelli e metodi di una nuova sociotecnica 5.0. in grado di assicurare la transizione green e digital e di promuovere al contempo prosperità alle imprese, alle Pa e alle comunità, un’alta qualità della vita alle persone e una marcata sostenibilità ambientale e sociale.

Federico Butera, professore Emerito di Scienze dell’Organizzazione. È uno scienziato italiano, studioso di organizzazione e architetto di organizzazioni complesse. Ha sviluppato una carriera plurima come ricercatore e docente, come progettista di organizzazioni e consulente di Direzione, imprenditore e – nel passato – anche come dirigente aziendale alla Olivetti. È Presidente della Fondazione Irso – Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi, da lui fondato e presieduto ininterrottamente fin dal 1974. Dal 1988 al 2013 è stato Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione prima all’Università di Roma Sapienza e poi di Milano Bicocca; fondatore del Corso di Laurea in Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca; visiting Scholar alla Sloan School del MIT. È direttore della rivista Studi Organizzativi dal 1998. Promotore della Community Progettare Insieme. Tecnologia, Organizzazione, Lavoro. Ha “firmato” un gran numero di progetti innovativi di organization and job design in imprese e Pubbliche Amministrazioni. Ha svolto una intensa attività di management education. Autore di 37 monografie e di oltre 250 articoli scientifici in Italia e all’estero. I suoi ultimi libri sono “Organizzazione e società. Innovare le organizzazioni per l’Italia che vogliamo”, Marsilio 2020 (con Patrizio Bianchi, Giorgio De Michelis, Paolo Perulli, Francesco Seghezzi, Gianluca Scarano). “Coesione e innovazione. Il patto per il lavoro dell’Emilia Romagna”, Il Mulino, 2020 (a cura di). Joint Design of technology, Organization and people Growth. Special Issue di Studi Organizzativi, 2020. Disegnare l'Italia, Egea Editore, 2023.

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