Divari digitali tra Nord e Sud del mondo
Quadro geografico della connettività
La distribuzione della connettività Internet resta il primo driver delle differenze geografiche. Secondo l’ITU, nel 2024 sono online 5,5 miliardi di persone (68% della popolazione), ma 2,6 miliardi restano offline; la crescita è più rapida che nel 2023, senza però colmare i divari strutturali, soprattutto nei Paesi a basso reddito e nelle aree rurali, dove persiste una sotto-copertura di infrastrutture, costi elevati e bassa qualità di servizio. L’ITU rileva inoltre che l’universalità dell’accesso rimane lontana e che il divario urbano-rurale si riduce lentamente, salvo che nel gruppo di Paesi più poveri dove l’assenza di investimenti pubblici e la scarsa redditività commerciale impediscono economie di scala. Queste asimmetrie incidono direttamente su adozione di servizi, e-government, uso avanzato del cloud e delle piattaforme industriali, ponendo le basi di una frattura geografica che si riflette in produttività e crescita. La geografia della connettività è dunque la mappa preliminare della trasformazione digitale e spiega perché l’adozione dell’IA e dei servizi a valle resti concentrata in poche aree.