Definizione: Situazione di predominio o leadership in cui un attore – ad esempio uno Stato, un gruppo politico o una cultura – esercita un’influenza predominante su altri. Chi detiene l’egemonia ha la capacità di guidare e orientare il comportamento altrui, non solo con la forza ma anche attraverso prestigio e consenso.
Contesto e origine: Il termine deriva dal greco hegemonía, che indicava la guida di una città-Stato sulle altre nell’antica Grecia. In epoca moderna, “egemonia” descrive la posizione dominante di una potenza nelle relazioni internazionali: ad esempio l’Impero britannico nel XIX secolo o gli Stati Uniti nel secondo dopoguerra. In ambito teorico, il pensatore italiano Antonio Gramsci introdusse il concetto di “egemonia culturale” (anni ’30) per spiegare come una classe dirigente mantenga il potere influenzando i valori e le idee della società piuttosto che con la coercizione. Nel tempo, l’idea di egemonia è stata applicata sia per analizzare l’ordine geopolitico mondiale (chi è la potenza leader) sia per capire dinamiche di potere all’interno di una società (chi impone una visione culturale dominante).
Applicazione attuale: Oggi si parla di egemonia in diversi contesti. In geopolitica, il dibattito verte sul declino o la persistenza dell’egemonia americana e sull’ascesa di nuove potenze come la Cina, indicando un possibile mondo multipolare invece che dominato da un solo Stato. In economia, si discute dell’egemonia di grandi aziende o piattaforme digitali che dominano mercati globali (come l’egemonia di Big Tech nel settore tecnologico). Sul piano culturale, si osservano forme di egemonia quando una lingua, un modello di consumo o un sistema di valori tende a imporsi globalmente (ad esempio l’egemonia della lingua inglese nei media e su Internet). In ogni caso, il concetto evidenzia squilibri di potere in cui uno dei poli ha la capacità di trainare o influenzare gli altri in misura maggiore.
Un esempio concreto: nel secondo dopoguerra gli Stati Uniti hanno esercitato un’egemonia internazionale quasi incontrastata. Hanno guidato la creazione di istituzioni come l’ONU, la NATO, il Fondo Monetario Internazionale, condividendo regole economiche e politiche spesso in linea con i valori liberali (libero mercato, democrazia liberale). Attraverso il soft power (cinema Hollywood, musica pop, modelli di consumo) hanno diffuso globalmente aspetti della cultura americana e della civiltà liberale. Questo predominio statunitense – avversato solo in parte dall’URSS durante la Guerra Fredda – è stato un esempio di egemonia mondiale che ha garantito un ordine internazionale pacificato e prospero ed ha favorito anche l’emergere di nuovi attori, come la Cina, che solo di recente hanno iniziato a coltivare ambizioni anti-sistema.