Le piattaforme social, tutte, sono delle macchine costruite per vendere spazi pubblicitari. E lo fanno, promettendo agli inserzionisti di far arrivare quella pubblicità proprio a chi sta cercando quel determinato servizio o prodotto. Per farlo devono poter profilare nella maniera più dettagliata possibile gli utenti che stanno su quelle piattaforme, di qui l’enorme quantità di dati che vengono raccolti.
In questo modo, chi sta sulle piattaforme viene usato tre volte, la prima per produrre dati, la seconda per visualizzare inserzioni pubblicitarie, la terza per acquistare i prodotti e i servizi sponsorizzati.
Questo vuol dire che su quelle piattaforme svolgere delle attività istituzionali, dalla divulgazione scientifica, al coordinamento delle attività delle università, come la Terza missione o le comunicazioni tra docenti e studenti, è un pò come fare una lezione stando in un centro commerciale, dove c’è qualcuno che in continuazione fa delle offerte promozionali e annota i nostri comportamenti.
Il principio che anima Eleatiche, la piattaforma di Stroncature pensata per fare comunicare il mondo della ricerca con quello delle imprese e delle istituzioni, è l’esatto contrario. L’obiettivo è quello di fornire un luogo online sicuro e gratuito, dove non si è profilati, dove nessun dato viene raccolto, dove (come per Stroncature) non abbiamo mai installato il pixel di Facebook o Google Analytics e dove non si è bombardati da inserzioni pubblicitari.
Eleatiche diventa così un luogo protetto, dove non si è usati da nessuno.