Le società sono delle macchine che servono a perpetuare un insieme di valori, comportamenti, norme sociali nel tempo. Quando nasciamo, ci immergiamo in un insieme di fatti sociali: dalla struttura di una lingua, alle idee di bello e buono. Questi usi sociali sono esterni all’individuo e vengono interiorizzati attraverso il processo di socializzazione, condotto dagli agenti di socializzazione (la famiglia, la scuola, l’oratorio, gli scout etc). Questi agenti si servono di una serie di strumenti per fissare queste regole nelle coscienze individuali, il più forte dei quali sono le sanzioni, che possono essere sia negative (una multa) che positive (una pacca sulla spalla) e possono essere di vari tipi: da quelle ultraterrene (se fai questo vai all’inferno) a quelle della legge (il carcere); oppure, e sono quelle che qui ci interessano, le sanzioni di tipo sociale. Ieri si parlava dell’esclusione dal gruppo (che è la sanzione sociale massima) oggi si parla di quella che è però, probabilmente, la più potente: il riso.
© 2024 Stroncature
Substack è la casa della grande cultura