Global Opinions e Rassegna Tedesca
Global Opinions - giugno n.2/2025
Global Opinions è una rassegna delle principali analisi, opinioni e commenti apparsi tra il 20 e il 27 maggio 2025 sulle più autorevoli testate internazionali. Ogni articolo è sintetizzato in italiano con l’obiettivo di restituirne con chiarezza e precisione il contenuto, il contesto e le implicazioni. La rassegna è articolata in dieci ambiti tematici: società aperte e autocrazie, economia globale, conflitti armati, innovazione, politica estera, sicurezza, tecnologia, tensioni geopolitiche, trasformazioni sistemiche e ambiente. Le testate monitorate includono: Financial Times, The Economist, The Washington Post, The New York Times, Foreign Affairs, Le Monde, El País, Le Figaro, The Telegraph e The Wall Street Journal. L’obiettivo è offrire al lettore strumenti per leggere il contesto globale e le sue evoluzioni.
Rassegna della stampa tedesca #128
Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania. Gli articoli sono classificati per temi.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
Geostrategia
GeoStrategia è un servizio di analisi di Stroncature che si occupa di questioni strategiche e sicurezza internazionale, intese quali nuove variabili indipendenti che si impongono agli Stati e alle aziende, in un contesto globale dove l’ordine internazionale si va configurando non più secondo le logiche della convenienza economica e della competitività ma secondo quelle più antiche di amico e nemico. Tutti i contenuti sono riservati agli abbonati a Geostrategia
Il calcolo strategico di Israele e l'attacco all'Iran
Israele considera da decenni il programma nucleare iraniano una minaccia esistenziale. Fin dai primi anni 1980 vige la cosiddetta Dottrina Begin, secondo cui lo Stato ebraico non può permettere che potenze ostili sviluppino armi nucleari. In particolare, l’Iran – il cui regime teocratico ha spesso invocato la distruzione di Israele – è percepito come un caso di rischio estremo. I leader israeliani, a partire dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, ritengono che un Iran dotato dell’arma atomica costituirebbe un pericolo mortale per la sopravvivenza stessa di Israele. Netanyahu denuncia senza sosta tale minaccia fin dagli anni ’90 e ha più volte dichiarato che Israele “non consentirà mai a se stesso di trovarsi vulnerabile a un olocausto nucleare”.