Il Bollettino dei Libri pubblicato da Stroncature è uno strumento di monitoraggio sistematico della produzione editoriale italiana in ambito saggistico. Il suo impianto editoriale si fonda su un criterio oggettivo di selezione (i dati settimanali dell’Agenzia ISBN) e su un’organizzazione tematica che mira a facilitare l’accesso a contenuti rilevanti, spesso esclusi dalla visibilità commerciale tradizionale. L’obiettivo è contrastare la dispersione dell’offerta libraria e offrire ai lettori uno strumento affidabile per orientarsi nel mercato editoriale di saggistica.
La forza del Bollettino risiede nella frequenza settimanale, che consente una copertura continua e aggiornata della produzione editoriale. Questa periodicità, associata a una selezione strutturata e chiara, ne fa uno strumento di grande utile non solo per i lettori, ma anche per bibliotecari, editori, studiosi e operatori culturali interessati a monitorare i trend del settore e rimanere costantemente aggiornati sulle nuove e più rilevanti uscite.
Il Bollettino svolge una funzione implicita di valorizzazione editoriale, contribuendo a dare visibilità a produzioni di saggistica di carattere scientifico e culturale che solitamente faticano a emergere nei canali promozionali più diffusi.
Il Bollettino dei Libri - giugno n. 2/2025
La selezione del numero due di giugno dà un panorama ampio e coerente della saggistica contemporanea. I temi ricorrenti riguardano la memoria storica, il rapporto tra arte e spazio urbano, il ruolo della scuola e della conoscenza, e le trasformazioni della società contemporanea, sia sul piano politico che individuale.
Molti volumi si concentrano sull’arte e l’architettura, analizzando il paesaggio urbano, i linguaggi visivi e la funzione culturale del progetto. Spiccano i titoli su Carmelo Messina, Paul Russotto, Joana Vasconcelos e le mostre fotografiche Magnum, insieme a riflessioni sui materiali, come La fabbrica Rossetti a Torino o Disegni di pietra.
Nelle biografie, l’attenzione è rivolta a figure pubbliche e intellettuali: Giovanni Spadolini, Carlo Silvestri, Filomena Nitti, ma anche a esperienze collettive, come la comunità greca di Livorno o le esplorazioni himalayane.
La sezione dei classici e della critica letteraria è attraversata da una forte tensione tra riscoperta e rilettura. Ci sono testi su Calvino, Gramsci, Volponi, ma anche opere meno note come Il cavallo in biblioteca di Fellini o i Ricordi del mio eremo di Kamo no-Chōmei.
Sul piano sociale e politico, numerosi titoli riflettono le fratture del presente: la crisi della rappresentanza (Schede bianche), le nuove soggettività (Sovvertire le intimità), il populismo, le guerre e la memoria. Libri come I carnefici del Duce, Perché l’Ucraina combatte e La costruzione del sé nella modernità liquida offrono punti di vista diversi ma convergenti sul disagio politico e culturale.
La filosofia è molto presente, con testi che intrecciano teoria critica, spiritualità e neuroscienze: da Logos e verità a Umanità in formazione o Realismo cristiano e potere politico. Una parte rilevante è dedicata anche ai temi dell’educazione, con volumi come Dante e la leadership o La scuola secondo la Costituzione.
Infine, l’area storica è molto ricca. Oltre ai classici (Sarpi, Garin), emergono studi su Giappone, Armenia, Medio Oriente, la storia della medicina e la presenza greca a Livorno. Questo mostra una crescente attenzione per la varietà delle fonti e per uno sguardo più aperto e plurale sul passato.
Il Bollettino dei Libri - giugno n. 3/2025
L’elenco propone una panoramica ampia e strutturata della saggistica pubblicata in Italia alla fine di giugno, mettendo in evidenza la varietà dei temi trattati e la pluralità degli approcci. I volumi mostrano un equilibrio tra approfondimento accademico, intento divulgativo e attenzione alle trasformazioni culturali e sociali in corso. Si delineano alcuni fili conduttori ricorrenti e si segnalano titoli che introducono prospettive nuove o poco esplorate.
Uno dei temi dominanti è il rapporto tra arte, architettura e memoria culturale. I titoli dedicati a Ezio De Felice, Leonardo, Fontana, Vascellari, Trossi e Joana Vasconcelos affrontano il rapporto tra creazione visiva, contesto storico e spazio urbano. Anche le pubblicazioni sulla fotografia (Joel Meyerowitz), sull’arte africana (Ashraf Jamal), sui giardini storici (Ferrari) e sulle tecnologie di valorizzazione del patrimonio (De Marco – Fiore) testimoniano una crescente attenzione alla dimensione materiale e sociale dell’arte, tra conservazione, accessibilità e interpretazione storica.
Nella sezione biografie, spicca l’interesse per figure legate alla politica, alla cultura industriale, all’alpinismo e al mondo intellettuale italiano. I volumi su Carlo Silvestri, Arturo Reghini, Filomena Nitti o Spadolini restituiscono il valore politico della testimonianza individuale, mentre Cultura e imprese di Ferrante e Storia confidenziale dell’editoria italiana di Ferrari intrecciano memoria e strategia culturale. L’inserimento del volume Casa di Trump, casa di Putin allarga il perimetro al contesto geopolitico globale.
Nella critica letteraria e nei classici, si nota una rilettura della tradizione attraverso voci anche marginali o dimenticate (Kamo no-Chōmei, Pozzi, Giannuzzi, Volponi), insieme ad autori più canonici (Adorno, Garin, Fellini). Il volume Lo scandalo del contraddirsi rappresenta un esempio di indagine puntuale sulla tradizione politico-letteraria italiana, mentre Le sventure della virtù e Il sublime testimoniano il permanere di un interesse per il pensiero morale e retorico.
In ambito economico e giuridico, si segnalano titoli che affrontano la transizione ecologica, l’economia circolare, la riforma della pubblica amministrazione, e la ridefinizione dei modelli economici (come Oltre il capitalocentrismo). I volumi editi da Pisa University Press rafforzano un asse di riflessione tecnico-istituzionale, mentre La merce che ci mangia e Se il lavoro ti ruba l’anima propongono un’analisi sociologica critica del capitalismo contemporaneo.
La produzione nel campo dell’educazione e formazione è orientata a ripensare la scuola come spazio di cittadinanza, etica e partecipazione. Accanto a Dante e la leadership e Braveship, si segnalano esperienze più dirette e operative, come quelle raccolte nei Seminari di salute globale e nel Quaderno dell’Istituto di psicoterapia.
I volumi di filosofia coprono un ventaglio tematico molto ampio, dalla filosofia del linguaggio (Cristante) e della mente (De Stefano), alla filosofia politica e religiosa (Niebuhr, Souza Barbosa, Matucci), fino all’etica postumana (Umani, animali e macchine). Si tratta in molti casi di opere che incrociano saperi, mettendo in dialogo filosofia, teologia, neuroscienze e pedagogia.
Nel campo delle scienze sociali e ambientali, il paesaggio, il mare, la città e la memoria diventano luoghi da leggere e interpretare: I diluvi di Dio, Il potere dei luoghi, La missione nascosta e Salviamo il mare propongono riflessioni tra ecologia, spiritualità e geopolitica, spesso a partire da esperienze concrete e situate.
La sezione società e comunicazione è molto ricca e aggiornata: le trasformazioni del sé (La costruzione del sé nella modernità liquida), la crisi della rappresentanza (Schede bianche), la questione di genere (Sovvertire le intimità), i linguaggi della guerra (Perché l’Ucraina combatte) e i nuovi populismi (Sotto attacco) sono solo alcuni dei temi affrontati. La varietà degli approcci, tra giornalismo, filosofia politica e scienze cognitive, testimonia un’intensa attività di riflessione sul presente.
Infine, la sezione storico-archeologica mostra una pluralità di scale e approcci: dall’analisi delle fonti (Sarpi), alla storia militare e politica (Da Caporetto al fronte dell’Isonzo, I carnefici del Duce), fino alla storia delle religioni (Pacem in terris) e delle minoranze (Gli altri). Non mancano titoli dedicati all’area mediterranea, al Medio Oriente, al Giappone e alla diaspora armena, a conferma di un orientamento sempre più globale della storiografia contemporanea.
Il Bollettino dei Libri - luglio n. 1/2025
I titoli pubblicati tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2025 offrono un panorama editoriale ampio e articolato, che riflette le principali linee di sviluppo della saggistica contemporanea in Italia. Emergono alcuni nuclei tematici ricorrenti: l’attenzione per lo spazio urbano e la progettazione culturale, il recupero e la valorizzazione della memoria storica, l’analisi critica delle trasformazioni economiche e istituzionali, e l’interrogazione filosofica dei fondamenti della conoscenza e della società.
Particolarmente rilevante è il gruppo di testi dedicato all’arte e all’architettura, con studi che collegano progettazione urbana, narrazione territoriale e patrimonio visivo. La riscoperta di momenti chiave della storia artistica italiana si accompagna a riflessioni su pratiche contemporanee, dalla fotografia d’autore (Joel Meyerowitz) alla sperimentazione plastica (Nico Vascellari, Joana Vasconcelos). Accanto ai temi più consolidati, emerge l’interesse per la mediazione culturale come processo attivo (Progetto e mediazione, Paesaggi e territorio nella modernità letteraria e culturale).
Nelle biografie, la memoria politica e intellettuale recente è al centro, con volumi su Giorgio Napolitano e Giorgio Bertinelli, accanto a storie legate a esperienze di cooperazione e cultura industriale (Cultura e imprese). Il genere biografico continua a funzionare come strumento di ricostruzione del tessuto sociale e civile italiano.
La sezione classici e critica letteraria si muove tra riscoperta e approfondimento: testi su Shakespeare, Bachmann, Rosselli e Lispector si affiancano a edizioni commentate e studi teorici come La teoria dei colori o Il sublime. Anche il rapporto tra poesia, trauma e identità emerge come tema trasversale.
I testi sul cinema, la musica e lo spettacolo mostrano un’attenzione al ruolo culturale dei linguaggi audiovisivi e alla rappresentazione femminile, con volumi che combinano analisi estetica e critica sociale (Fashion film, Presenze assenze, Non sono solo canzonette).
In ambito economico e giuridico, si riscontra una forte attenzione al cambiamento istituzionale, alla transizione energetica e alla cultura d’impresa. Si segnalano l’analisi delle trasformazioni organizzative (Organizational culture, Disrupting internationalization), della logistica e delle filiere globali (La logistica in Italia), e una riflessione aggiornata sui diritti sociali e la giustizia (Diritti fondamentali, Il progetto di vita della persona con disabilità).
Il settore educativo si conferma dinamico e aperto alla sperimentazione, con proposte che uniscono pratica scolastica e riflessione teorica (Who wants to learn forever, Le lezioni invisibili). L’educazione viene letta come spazio in cui si ridefiniscono le relazioni tra sapere, cittadinanza e trasformazione sociale.
In filosofia, l’interesse si concentra sul rapporto tra conoscenza, linguaggio e realtà. Si segnalano titoli che affrontano nodi epistemologici e antropologici (Metodologia delle scienze sociali, Rappresentazionalismo), accanto a contributi sul pensiero morale, politico e naturalistico.
Nel campo delle scienze sociali e ambientali, l’attenzione è rivolta alle interdipendenze globali (La Cina globale in Africa), alla sostenibilità, alla complessità e al ruolo degli animali nella società (Nel mondo del cavallo). Alcuni titoli uniscono approccio scientifico e sensibilità narrativa, come La salute narrativa o Cibo senza veli.
Infine, la sezione storica è molto consistente e spazia dalla tarda antichità all’età contemporanea. L’interesse per il Medioevo (Arte medievale in Italia, Roma nel Medioevo), per le fonti (Epica antica, Studi storici), per le trasformazioni politiche (Churchill, Piano Mattei) e per la storia culturale (Geografie immaginarie, La strada di Malo) rivela un panorama storiografico attento alla pluralità degli approcci e all’attualità del passato.