A chi ricorda la battaglia di Seattle del 1999, quando Clinton fu costretto a chiamare la Guardia Nazionale per mettere fine agli scontri dei No Global che stavano mettendo a ferro e fuoco la città, potrebbe scappare un sorriso beffardo. Il punto del contendere era allora l’inclusione all’interno dei grandi accordi commerciali di clausole con le quali si chiedeva ai paesi produttori di tutelare i diritti e le libertà dei lavoratori. In quei giorni si parlò di un tavolo di confronto tra l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) e l’Organizzazione Mondiale del Lavoro. Ma poi non se ne fece più nulla. Il Movimento No Global non esiste più, però paradossalmente ora sono i governi occidentali che sembrano aver ripreso quelle vecchie istanze.
"Viaggi nell'innovazione" di Roberto Panzarani
Lo scorso 20 ottobre, Stroncature ha ospitato una nuova puntata della rubrica diretta da Roberto Panzarani “Viaggi nell’innovazione”. Ospiti dell’incontro dal titolo “Cybersecurity e governance nella società complessa: rischi e opportunità”, saranno Rocco Mammoliti e Massimiliano Cannata.
"Not one inch"di M.E. Sarotte
Il prossimo 24 ottobre alle ore 10:30, Stroncature, nell’ambito della collana “Complessità e Politicia” diretta da Roberto Menotti, ospita la presentazione di “Not One Inch: America, Russia, and the Making of Post-Cold War Stalemate”. Con il direttore della rubrica dialoga Stefano Stefanini. Per partecipare è necessario registrarsi.
"Siamo tutti non fungibili" di Giovanardi e De Simone
Il prossimo 25 ottobre alle ore 18:00, Stroncature ospita la presentazione di “Siamo tutti non fungibili. La guida per il tuo viaggio negli NFT” di Diego De Simone e Eugenio Giovanardi. Per partecipare è necessario registrarsi.
Montagne in Movimento è un gruppo di ricerca-azione del centro universitario GREEN - Groupe de Recherche en Education à l'Environnement et à la Nature dell'Università della Valle d'Aosta che fa dell'antropologia applicata in montagna uno strumento per studiare, coinvolgere e accompagnare amministrazioni e comunità locali in processi di cambiamento, ma anche di valorizzazione dei numerosi processi avviati dal basso che hanno reso i territori montani modelli di sviluppo alternativi, sostenibili e di cittadinanza attiva. Grazie agli strumenti propri dell'antropologia applicata, all'etnografia collaborativa, alla capacità di decostruire e guardare al reale in forma multiscalare e alla promozione di narrazioni polifoniche e partecipative, MIM coinvolge un ampio network di enti pubblici e privati su tutto il territorio montano italiano e si propone di indagare e comparare la complessità ditali territori, promuovendo l'ascolto delle esigenze locali e mettendo in rete risorse e opportunità.