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Il dominio cognitivo: il nuovo campo di battaglia è nella mente

lug 13, 2025
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Le operazioni di influenza sono cambiate. Non si basano più soltanto sulla propaganda o sulla diffusione di notizie false, ma su un uso sofisticato delle tecnologie digitali per orientare l’attenzione, semplificare la complessità e guidare l’interpretazione dei fatti. Social media, intelligenza artificiale e ambienti informativi digitali funzionano come sistemi adattivi: raccolgono segnali, misurano reazioni, modificano i messaggi in tempo reale. Chi li utilizza in modo strategico non comunica più semplicemente: modula l’ambiente cognitivo in cui le persone si formano un’opinione.

In questo scenario, il problema non è solo la disinformazione, ma la perdita di controllo sui criteri con cui si decide cosa è rilevante e cosa no. Le piattaforme premiano contenuti che stimolano emozioni rapide e polarizzanti, i modelli generativi producono testi indistinguibili da quelli umani, gli automatismi di visibilità selezionano ciò che entra nella conversazione pubblica. Comprendere come funzionano questi meccanismi è diventato parte della cittadinanza digitale. Chi ne resta ai margini rischia di non avere più gli strumenti per distinguere tra ciò che è informazione e ciò che è pressione.


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