Il futuro della ristorazione nella città globale
Il futuro della ristorazione nella città globale
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Il Bollettino dei Libri - agosto 3/2020
Il Bollettino dei Libri (Archivio)
Il welfare nella relazioni industriali
«Conoscevo la monotonia terribile e il peso dei gesti ripetuti all'infinito davanti a un trapano o a una pressa, e sapevo che era necessario togliere l'uomo da questa degradante schiavitù. Bisognava dare consapevolezza di fini al lavoro».
Questa citazione di Adriano Olivetti, in Il Mondo che nasce, mette perfettamente a fuoco l’evoluzione, per certi versi compiuta e per altri ancora in atto, nelle dinamiche interne al mondo del lavoro. Viviamo in epoca di straordinario mutamento dell’organizzazione del lavoro, con la rottura che ai nuovi modelli di lavoro si affiancano regole pensate per un lavoro che non corrisponde più alle concezioni tradizionali di impresa…
Il futuro della ristorazione nella città globale
Il prossimo 26 agosto Stroncature, insieme al Gruppo Italiano, ha organizzato un seminario sul futuro della ristorazione nelle grandi città globali nell’era post-Covid. Con Vincenzo Pascale e Nunziante Mastrolia ne discuteranno Gianfranco Sorrentino, presidente del Gruppo Italiano e gli chef Fabio Picchi e Fabio Trabocchi. Per partecipare è necessario registrarsi.
Licosia Edizioni
Questo volume raccoglie alcuni saggi innovativi. Nella prima parte, FABIO FERNICOLA traccia una figura inedita dell’imperatore Augusto, attraverso i rapporti costanti con i suoi maestri di filosofia, gli stoici Atenodoro di Tarso ed Ario Didimo. Augusto,padrone del mondo dal volto chiaroscurale, è riscoperto “filosofoin politica” grazie ai precetti della filosofia stoica, che gli consentirono tra l’altro di governare per quasi cinquant’anni un impero ecumenico.Nella seconda parte, FERNANDO LA GRECA e LIBERATO DECARO propongono una nuova soluzione al discusso problema cronologico della nascita di Gesù Cristo e dell’inizio dell’era cristiana (in piena età augustea). L’analisi accurata di tutte le fonti e dei riferimenti astronomici porta ad un’unica soluzione possibile, quella di porre la datazione della morte di Erode il Grande all’inizio del 3 d.C., la nascita di Gesù al dicembre dell’1 a.C., e la crocifissione al 34 d.C., incoerenza con i calcoli di Dionigi il Piccolo. In questo quadro cronologico complessivo trovano il loro giusto posto numerosi altri elementi riportati nei Vangeli.