Le forze politiche e le dinamiche economiche globali stanno disegnando un nuovo ruolo per il Mediterraneo, con due fattori chiave che determinano l'attuale cambiamento: il nearshoring o l'accorciamento delle catene produttive globali, e lo sganciamento dei paesi europei dal gas russo in favore delle risorse energetiche provenienti dalla sponda sud. In questo contesto, il Mediterraneo si trasforma da semplice area di passaggio di merci che andavano verso gli Stati Uniti o in nord Europa a fulcro di una regione economica e politica di crescente importanza.
Il "Leviatano" di Thomas Hobbes
Il "Leviatano" di Thomas Hobbes è uno dei testi fondamentali della filosofia politica moderna, scritto nel 1651. L'opera prende il nome dalla figura biblica del Leviatano, un'enorme creatura marina, simbolo del potere assoluto e della sovranità. Il testo, diviso in quattro parti, affronta temi che spaziano dalla filosofia naturale, alla psicologia, alla teoria politica e religiosa.
"Geopolitica delle emozioni" di Dominique Moïsi
Nell'ambito della politica internazionale e della geopolitica, l'importanza delle emozioni nella definizione dei processi e delle dinamiche globali è stata a lungo trascurata. Tuttavia, nel suo libro "Geopolitica delle emozioni: le culture della paura, dell'umiliazione e della speranza stanno cambiando il mondo", l'autore Dominique Moïsi, un rinomato politologo e professore di relazioni internazionali, dimostra che le emozioni sono cruciali nel delineare gli orientamenti politici e strategici dei paesi e delle loro popolazioni.
"Le regole del caos" di Giorgio Arfaras
Il prossimo 14 aprile alle ore 16.00, Stroncature ospita la presentazione del libro “Le regole del caos. Riflessioni sul disordine economico mondiale” di Giorgio Arfaras (Paesi Edizioni, 2023). Con l’autore dialogano Nunzio Mastrolia e Roberto Menotti. Per partecipare è necessario registrarsi.
"Il realismo politico" di Pier Paolo Portinaro
Il prossimo 26 aprile, Stroncature ospita la presentazione di “Il realismo politico” di Pier Paolo Portinaro (Scholè, 2023). Con l’autore dialoga Roberto Menotti. Per partecipare è necessario registrarsi.
Eleatiche
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Il salto di paradigma produttivo
Il passaggio dall’economia fordista a quella digitale non è un processo lineare, la normale e graduale evoluzione da un paradigma all’altro. Al contrario è un salto da un mondo all’altro, dove i punti cardinali si invertono e la rotazione della terra cambia verso. Sia perdonata l’esagerazione. Questo significa che quello che muove l’economia digitale, che è poi una economia della conoscenza, è diverso rispetto a ciò che muoveva la fabbrica fordista. E quello che prima era un costo, diventa ora un investimento. Andiamo nel concreto.