Negli ultimi diciotto mesi, la Malesia si è affermata come una meta inaspettata per gli investimenti nel settore dei semiconduttori, attrattiva per colossi del calibro di Micron e Intel e per aziende europee come AMS Osram e Infineon. Con una storia cinquantennale nel "back end" della catena di approvvigionamento dei semiconduttori, il paese si posiziona ora scalare la catena del valore, puntando a settori come la fabbricazione di wafer e il design di circuiti integrati. L'appeal del paese come centro per la fabbricazione di semiconduttori è stato rafforzato dalle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulla tecnologia cinese, soprattutto nella produzione di chip, scatenando un'ondata di investimenti stranieri, in particolare nello stato di Penang. Nel solo 2023, Penang ha registrato investimenti per 60,1 miliardi di ringgit (circa 12,8 miliardi di dollari), superando l'ammontare totale ricevuto dal 2013 al 2020.
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