I governi occidentali si trovano ad affrontare complessi dilemmi commerciali nel promuovere l'adozione dei veicoli elettrici (EV) per ridurre le emissioni di gas serra. Negli Stati Uniti, l'amministrazione Biden ha fissato l'obiettivo di raggiungere il 50% delle vendite di veicoli elettrici entro il 2030, mentre l'Unione Europea mira ad avere almeno 30 milioni di veicoli a zero emissioni sulle sue strade entro lo stesso anno. Tuttavia, il percorso verso l'adozione diffusa degli EV è più lento del previsto, con ostacoli rappresentati dalla limitata disponibilità e dall'elevato costo dei modelli prodotti internamente, mentre i produttori cinesi, come BYD, stanno facendo incursioni in Europa con versioni più accessibili.
Opinione pubblica ed energia nucleare
Negli ultimi anni, l'opinione pubblica riguardo all'energia nucleare ha subito un significativo cambiamento, in gran parte dovuto alla crescente consapevolezza del cambiamento climatico e alla necessità di fonti energetiche a basse emissioni di carbonio. Secondo un recente sondaggio condotto da Gallup, il 55% degli americani è ora favorevole all'uso dell'energia nucleare, il livello più alto registrato nell'ultimo decennio. Questo cambiamento di percezione è stato influenzato da diversi fattori, tra cui le eccellenti prestazioni in termini di sicurezza delle centrali nucleari statunitensi, il sostegno bipartisan a livello politico e l'emergere di nuove tecnologie di reattori avanzati.
Al via la nuova Linea Pilota per la microelettronica
Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha presentato un progetto per la realizzazione di una nuova infrastruttura di microelettronica avanzata nell'Etna Valley, in Sicilia. L'iniziativa, approvata dal Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU), rientra nel programma internazionale istituito con il Chips Act, un pacchetto legislativo approvato dalla Commissione Europea per incentivare e sostenere la produzione di semiconduttori a livello europeo. La nuova Linea Pilota si concentrerà sulla realizzazione di prototipi di dispositivi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni, con l'obiettivo di rafforzare la leadership tecnologica europea nel settore dei semiconduttori.
Le aziende europee e italiane in Malesia
La Malesia si sta affermando come un importante hub tecnologico per le aziende europee, grazie alla sua posizione strategica, alle competenze nel settore dei semiconduttori e all'attrattiva per gli investimenti esteri. Numerose multinazionali europee, dai produttori di chip a quelli del settore aeronautico e automobilistico, stanno infatti considerando il paese del Sud-est asiatico come una destinazione privilegiata per diversificare le loro catene di approvvigionamento e mitigare i rischi geopolitici legati alla dipendenza dalla Cina. Tra i colossi tecnologici europei che stanno espandendo le loro operazioni in Malesia figurano Infineon, che sta investendo 7 miliardi di dollari, e Bosch, con un investimento di 1 miliardo di dollari.