Si ha la sensazione in questi giorni che l’idea dell’appeasement abbia iniziato a girare con insistenza a Parigi e Berlino, capitali di quell’Europa eurasiatica, convinta che non vi può essere pace in Europa senza una mediazione con Mosca, anche se questo rischia di essere un modo per consegnare le chiavi della stabilità europea alla Russia. Una posizione che certo non fa dormire sonni tranquilli all’altra Europa, quella atlantica che va dagli Stati Baltici, alla Polonia, alla Romania.
"Tifo" di Daniele Marchesini e Stefano Pivato
Il prossimo 15 luglio alle ore 16:00, Stroncature ospita la presentazione di “Tifo. La passione sportiva in Italia” di Daniele Marchesini e Stefano Pivato. Intervengono Nicola Sbetti e Sergio Giuntini. Per partecipare è necessario registrarsi.
"Non mi fido" di Giorgio Bartolomucci
Il prossimo 13 luglio alle ore 18:00, Stroncature ospita la presentazione di “Non mi fido” di Giorgio Bartolomucci. Con l’autore dialogano Roberto Menotti e Nunzio Mastrolia. Per partecipare è necessario registrarsi.
Il dilemma della produttività
Il prossimo 11 luglio alle ore 18:00, Stroncature ospita il seminario “Il dilemma della produttività” con Roberto Menotti, Emilio Rossi e Maurizio Sgroi. Per partecipare è necessario registrarsi.
La geopolitica energetica in Sud America
Il prossimo 20 giugno alle ore 18.00, Stroncature ospita un nuovo incontro della Winter School di Geopolitica di Stroncature diretta da Massimo Franchi. Ospite dell’incontro dal titolo “La geopolitica energetica in Sud America”, Manuel di Casoli. Per partecipare è necessario registrarsi.
La sindrome russo-cinese
Nikita Krusciov fece una visita segreta in Cina il 31 luglio 1958. Cina e Unione Sovietica rilasciarono pubblicamente una dichiarazione congiunta il 4 agosto quando lasciò Pechino. Il 23 agosto, l’Esercito popolare di liberazione cinese ha lanciato la Kinmen Artillery Battle (conosciuta internazionalmente come la “Seconda crisi dello Stretto di Taiwan”). Gli estranei credevano naturalmente che i bombardamenti dell’arcipelago Kinmen (Quemoy) occupato dall’esercito di Chiang Kai-shek fossero il risultato delle discussioni tra i leader cinese e sovietico a Pechino. Sostenuto dall’Unione Sovietica, aveva lo scopo di ostacolare in una certa misura l’esercito americano, ma in realtà la Cina non aveva detto una sola parola a Krusciov su questo. Dopo aver sentito questo, Krusciov batté i piedi con rabbia frustrata, esclamando “Mao è come un gallo da combattimento“.