Il volume di Karol Zakowski, Japan’s Response to History Problems. National Interests, Ideologies, and Decision-Making Processes (La risposta del Giappone ai problemi della storia. Interessi nazionali, ideologie e processi decisionali), pubblicato da Routledge nel 2021, affronta un nodo cruciale che segna la politica e la diplomazia del Giappone contemporaneo: il rapporto irrisolto con il proprio passato di aggressione militare e coloniale, in particolare nei confronti della Cina e della Corea del Sud. L’autore parte dal presupposto che la memoria storica non sia un semplice insieme di fatti accaduti, ma un campo di battaglia politico in cui interessi nazionali, ideologie contrapposte e logiche decisionali si intrecciano. La questione di fondo è la tensione tra le esigenze della politica estera, che imporrebbero una gestione conciliatoria delle dispute per favorire la stabilità regionale, e quelle della politica interna, in cui partiti, fazioni e opinione pubblica spingono spesso verso una linea revisionista o più assertiva. Zakowski si propone di spiegare come queste tensioni abbiano condizionato le scelte dei governi giapponesi, determinando oscillazioni tra atti di riconciliazione e gesti percepiti come provocatori dai vicini asiatici.
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