La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), la più grande banca di sviluppo del mondo, come si era fatto notare su Stroncature poco tempo fa, è chiamata a svolgere un ruolo sempre più incisivo nel finanziamento dei progetti di difesa dell'Unione Europea. Questa volontà emerge da una dichiarazione adottata dai capi di Stato e di governo a Bruxelles, che suggerisce un adeguamento delle politiche di credito della BEI e una revisione della definizione di beni a duplice uso, come elicotteri e droni, che possono essere impiegati sia in contesti civili che militari. Attualmente, l'intervento della BEI in ambito Difesa si limita a finanziamenti per ricerca e sviluppo legati a tali beni, ma un'estensione del suo mandato ai progetti esclusivamente militari richiederà un consenso unanime tra i 27 membri dell'UE. Questa prospettiva solleva preoccupazioni riguardo le potenziali ripercussioni sul rating creditizio dell'istituto.
Il nucleare europeo. Tra autonomia strategica e sostenibilità ambientale
L'autonomia strategica dell'Unione Europea è un tema che affonda le sue radici nella nascita stessa della comunità, con la creazione dell'Euratom e di progetti ambiziosi come ITER e Super Phoenix, volti a garantire l'indipendenza energetica del continente. Oggi, in un contesto di crescente attenzione sia verso la sostenibilità ambientale e sia verso la questione dell’autonomia strategica dell’Unione, il dibattito sul ruolo del nucleare nel mix energetico europeo ha assunto una rinnovata centralità. La decisione dell'UE di includere l'energia nucleare nella tassonomia delle attività sostenibili ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni Stati membri che vedono nel nucleare una fonte di energia a basse emissioni di carbonio fondamentale per la transizione ecologica, mentre altri esprimono preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla gestione dei rifiuti radioattivi.
Il progetto ITER
Il progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) rappresenta uno sforzo scientifico e ingegneristico senza precedenti per sviluppare la fusione nucleare come futura fonte energetica sostenibile. Situato a Cadarache, nel sud della Francia, ITER mira a dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica di produrre energia tramite la fusione nucleare su scala industriale in modo sicuro e sostenibile. Il progetto coinvolge 35 nazioni in una collaborazione per costruire e gestire il più grande reattore sperimentale a fusione al mondo.
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