La Bundeswehr, le forze armate tedesche, sta affrontando una grave carenza di personale, una situazione che ha spinto il Ministro della Difesa Boris Pistorius a riaprire il dibattito sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio. A fine ottobre, le cifre ufficiali hanno mostrato che la Bundeswehr conta 181.383 soldati, ben al di sotto dell'obiettivo di 203.000 fissato per il 2025. Questa carenza di personale desta preoccupazione, soprattutto alla luce della guerra in Ucraina, che ha ricordato quanto rapidamente possono scoppiare conflitti in Europa. Da quando è entrato in carica all'inizio del 2023, Pistorius ha esplorato vari modi per rendere la Bundeswehr una carriera più attraente, ricevendo 65 proposte concrete dal suo ministero su reclutamento e riforma dei metodi di formazione.
L'idea di riattivare la leva obbligatoria, abolita in Germania nel 2011, è nuovamente in discussione. Pistorius ha menzionato come, in retrospettiva, la sospensione del servizio militare obbligatorio sia stata un errore. Guardando al modello svedese, dove il servizio militare è stato sospeso e poi reintroduito, il Ministro ha proposto un sistema in cui tutti i giovani vengono arruolati ma solo alcuni selezionati completano effettivamente il servizio di base. Questa considerazione fa parte di un dibattito più ampio su come potenziare le forze armate tedesche di fronte a nuove minacce.
La trasformazione della Bundeswehr iniziata nel 2011 sotto la guida del governo conservatore di Angela Merkel aveva l'obiettivo di risparmiare denaro e professionalizzare le forze armate, orientandole verso un esercito più piccolo ma altamente specializzato in missioni all'estero. Questo cambiamento ha ridotto drasticamente il numero di soldati, allontanandosi dall'idea di "cittadini in uniforme" che aveva caratterizzato le forze armate tedesche per cinque decenni e mezzo. Con la fine della Guerra Fredda e la riunificazione tedesca, la necessità di un grande esercito sembrava diminuita, ma le recenti tensioni internazionali hanno messo in discussione questa visione.
Le difficoltà burocratiche e la percezione della Bundeswehr come un datore di lavoro poco attraente hanno contribuito a un calo del numero di volontari, aggravando la carenza di personale. Il dibattito sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio ha suscitato critiche, inclusa l'opposizione interna al Partito Socialdemocratico di Pistorius e ai partner di coalizione, con preoccupazioni riguardanti l'impatto sulla libertà dei giovani e la fattibilità di riattivare le strutture di addestramento necessarie. Il ministro ha espressamente citato il modello svedese come possibile fonte di ispirazione, sottolineando la necessità di esplorare tutte le opzioni per affrontare le sfide attuali, specialmente in considerazione delle tensioni geopolitiche europee accentuate dalla guerra in Ucraina.
Il modello svedese, a cui Pistorius fa riferimento, è caratterizzato da un sistema di leva obbligatoria reintrodotta dopo anni di sospensione, dove tutti i giovani, uomini e donne, sono soggetti a selezione, ma solo alcuni vengono effettivamente chiamati a svolgere il servizio militare di base. Questa selezione mira a identificare gli individui più adatti alle esigenze dell'esercito, assicurando che solo una parte dei convocati completi il percorso di formazione militare. Questo approccio permette di mantenere un equilibrio tra la necessità di difesa nazionale e l'impatto sulla vita dei giovani cittadini, offrendo anche un contributo significativo alla formazione individuale e al senso di responsabilità civica.
La discussione sul possibile ritorno al servizio militare obbligatorio in Germania, ispirato dal modello svedese, solleva questioni di fattibilità e accettazione politica, con critiche e supporto che emergono da vari settori. Mentre alcuni vedono nella leva un modo per rafforzare le capacità difensive del paese e promuovere l'integrazione sociale tra i giovani, altri esprimono preoccupazioni riguardo alla libertà individuale e alla praticabilità di riattivare le strutture di addestramento necessarie. La decisione finale richiederà un ampio consenso politico, riflettendo sulle priorità di sicurezza nazionale e sulle aspirazioni della società tedesca.