Per decenni, le variabili politiche e strategiche su scala globale sono rimaste relativamente stabili, permettendo alle imprese e alle istituzioni di operare in un contesto prevedibile. Oggi questa stabilità è venuta meno. Gli equilibri geopolitici sono in rapido mutamento, con trasformazioni che spaziano dalla ridefinizione delle alleanze internazionali al ritorno delle guerre commerciali, dall’ascesa di nuovi blocchi economici alla frammentazione del sistema normativo globale. Tuttavia, il punto critico è che, a differenza del passato, questi movimenti non restano circoscritti alla dimensione politica o diplomatica: in un mondo altamente interconnesso, ogni mutamento geopolitico ha ripercussioni dirette sull’economia, sugli investimenti e sulle catene di fornitura. L’approccio tradizionale basato su analisi statiche non è più sufficiente: per comprendere e anticipare gli sviluppi futuri, Stroncature applica una metodologia avanzata per l’analisi geopolitica, combinando un modello strutturato per la classificazione dei paesi con un approccio ispirato alla moderna teoria del portafoglio per la gestione del rischio geopolitico delle imprese. Questo metodo rappresenta un servizio strategico che Stroncature offre istituzioni e imprese.
Il primo livello dell’analisi sviluppata da Stroncature riguarda la classificazione dei paesi attraverso un framework basato su due driver fondamentali: il grado di apertura economica e integrazione sovranazionale e la forza dello Stato di diritto e delle istituzioni. La combinazione di questi due fattori permette di posizionare ciascun paese in una matrice che evidenzia quattro scenari base principali: democrazie liberali integrate, economie aperte ma con istituzioni deboli, economie chiuse con istituzioni solide e regimi autoritari isolati. L’approccio consente di misurare il rischio politico ed economico di ciascun paese sulla base di indicatori quantitativi tratti da fonti come Banca Mondiale, FMI, OCSE, Freedom House e World Justice Project. Il monitoraggio di questi indicatori consente di individuare segnali precoci di transizione tra i quadranti della matrice, identificando paesi in via di democratizzazione, economie emergenti in fase di apertura o, al contrario, stati in regressione verso modelli più chiusi o autocratici. Questo modello permette quindi di prevedere i rischi sistemici legati ai mutamenti strutturali nell’ordine globale, offre strumenti analitici per decisioni strategiche a lungo termine e può, in qualsiasi momento, essere reso più complesso con l’introduzione di nuovi driver di “secondo livello”.
Parallelamente all’analisi dei paesi, Stroncature ha sviluppato una metodologia per valutare il rischio geopolitico delle imprese, trattando ogni azienda come un portafoglio di esposizioni internazionali. Questo approccio è basato sui principi della moderna teoria del portafoglio (Modern Portfolio Theory, MPT) e permette di misurare il rischio attraverso indicatori quali la concentrazione geografica, la correlazione tra i rischi e la diversificazione delle operazioni. In un’economia globalizzata, le aziende non sono semplici attori nazionali, ma entità operanti su scala transnazionale, con fornitori, clienti e asset distribuiti in diversi paesi. La metodologia sviluppata da Stroncature consente di mappare queste esposizioni, attribuendo a ciascun mercato un punteggio di rischio in base a stabilità politica, rischio regolatorio e impatto delle tensioni geopolitiche. L’obiettivo è identificare i punti di fragilità all’interno delle catene di fornitura e nei mercati di riferimento, aiutando le imprese a ridurre la dipendenza da singoli paesi o regioni a rischio elevato e a costruire strategie di resilienza.
Uno degli elementi centrali della metodologia è la distinzione tra rischio sistemico e rischio specifico. Il primo riguarda eventi globali o diffusi – guerre commerciali, crisi finanziarie, conflitti su larga scala – che colpiscono simultaneamente un’ampia gamma di paesi e settori economici. Il secondo è legato a vulnerabilità locali, come instabilità politica interna o regolamentazioni restrittive in singoli paesi. Stroncature utilizza un sistema di valutazione quantitativa che consente di distinguere tra questi due livelli di rischio, aiutando le aziende a gestire in modo efficace le loro esposizioni. Gli strumenti utilizzati includono l’analisi della concentrazione (ad esempio, indice di Herfindahl-Hirschman per valutare la dipendenza da un singolo mercato), il calcolo delle correlazioni tra paesi e regioni e la misurazione della liquidità geopolitica, ovvero la capacità dell’azienda di spostare rapidamente risorse e operazioni in caso di crisi. Questo framework consente di costruire una strategia di mitigazione del rischio basata sulla diversificazione geografica e sulla flessibilità operativa.
In sintesi, il modello sviluppato da Stroncature integra l’analisi degli scenari geopolitici con strumenti quantitativi (dati aziendali) per la valutazione del rischio aziendale, fornendo un servizio essenziale per imprese e istituzioni. La capacità di anticipare i mutamenti geopolitici e di misurare in modo strutturato il rischio consente di prendere decisioni informate su investimenti, strategie di mercato e gestione delle catene di fornitura. La globalizzazione ha reso l’instabilità geopolitica un fattore strutturale, e chiunque operi su scala internazionale deve dotarsi di strumenti adeguati per affrontare questa realtà. Stroncature fornisce una metodologia solida, strumenti AI avanzati, e un team di esperti di lunga esperienza che consente a governi, aziende e investitori di gestire con consapevolezza le sfide geopolitiche del XXI secolo.