La NATO alla prova dell’Articolo 5 con l’allargamento ai Balcani
L’espansione della NATO nell’area dei Balcani occidentali, avvenuta negli ultimi due decenni, ha portato l’Alleanza Atlantica a confrontarsi con nuove sfide di sicurezza e con potenziali scenari complessi relativi all’impegno di difesa collettiva sancito dall’Articolo 5. Paesi un tempo neutrali o parte del blocco non-allineato jugoslavo sono entrati nella NATO (come Montenegro nel 2017 e Macedonia del Nord nel 2020), mentre altri aspirano ad aderire (Bosnia-Erzegovina, e in prospettiva il Kosovo). Questa estensione del “parapetto” NATO fino ai Balcani sud-occidentali ha certamente rafforzato la stabilità nell’area, ma ha anche avvicinato l’Alleanza a regioni caratterizzate da tensioni etniche latenti, confini contesi e influenza esterna (russa) maligna. La credibilità dell’Articolo 5 – il principio per cui un attacco a un alleato è considerato un attacco a tutti – potrebbe essere messa alla prova in questo contesto fragile, qualora le tensioni locali dovessero sfociare in conflitto armato che coinvolga un paese membro.