La nostalgia dell’autorità
Nei paesi sviluppati, l’emergere di società sempre più complesse, caratterizzate da instabilità, interdipendenze e incertezza sistemica, alimenta una domanda diffusa di ordine, controllo e protezione. Questo processo, ben documentato dalla letteratura scientifica, si traduce in una tendenza psicologica collettiva verso l’adozione di soluzioni autoritarie, tecnocratiche o comunitarie. Il bisogno umano di ridurre l’ambiguità e riconquistare una sensazione di sicurezza, sotto stress cognitivo e sociale, rende attraenti figure di leader forti, modelli normativi rigidi e appartenenze identitarie nette. Il desiderio di chiarezza e protezione si impone come risposta emozionale alla perdita di orientamento nelle istituzioni e nei valori condivisi. Ricerche empiriche dimostrano che la percezione di disordine sociale, l’anomia e la paura alimentano in modo trasversale – indipendentemente dall’orientamento politico – la preferenza per soluzioni che limitano la partecipazione democratica. Queste dinamiche si fondano su meccanismi cognitivi ancestrali: bisogno di chiusura cognitiva, attaccamento a figure protettive, riflessi di gruppo. L’incertezza diventa così un fertile terreno per l’erosione dei principi liberal-democratici, anche in contesti di lunga tradizione costituzionale. La storia recente offre esempi concreti di queste derive nei Paesi OCSE.
Punti cardinali
"Putin’s Propaganda Machine. Soft Power and Russian Foreign Policy" di Marcel H. Van Herpen
Il volume di Marcel H. Van Herpen analizza l’evoluzione della propaganda del regime di Vladimir Putin, interpretandola come uno strumento strategico di politica estera. Il testo si articola in tre sezioni, con particolare attenzione al concetto di soft power e alla sua rielaborazione in chiave autoritaria. L’autore mostra come la Russia, tradizionalmente orientata all’uso della forza, abbia riconfigurato il soft power come estensione della coercizione, attraverso operazioni di influenza, disinformazione e manipolazione. L’analisi si concentra sull’apparato mediatico, le pratiche di pubbliche relazioni, la costruzione di reti informative parallele e l’infiltrazione nei media occidentali. L’obiettivo centrale è dimostrare che la Russia putiniana, pur richiamandosi formalmente al soft power, ne ha stravolto contenuti e finalità, trasformandolo in una proiezione indiretta ma sistematica del potere statale. Il libro, fortemente documentato, si fonda su fonti ufficiali, studi accademici e testimonianze dirette, proponendo un’indagine dettagliata dei meccanismi di influenza adottati dal Cremlino nel contesto globale del XXI secolo.
Empire of AI: Dreams and Nightmares in Sam Altman's OpenAI di Karen Hao
Il libro di Karen Hao, Empire of AI: Dreams and Nightmares in Sam Altman's OpenAI, ricostruisce l’evoluzione di OpenAI, dalla sua nascita come laboratorio di ricerca non profit all’attuale configurazione aziendale a fini lucrativi. L’autrice adotta un approccio narrativo e investigativo, volto a evidenziare le tensioni tra idealismo e ambizione economica all’interno del progetto. Il testo prende come asse centrale la figura di Sam Altman, esplorando la sua visione dell’intelligenza artificiale e il modo in cui questa ha modellato le decisioni strategiche dell’organizzazione. L’opera è costruita attorno a una sequenza cronologica di eventi, arricchita da interviste, documenti pubblici e testimonianze di ex collaboratori. L’analisi si sofferma su snodi chiave come la trasformazione in capped-profit, le partnership con Microsoft e l’emergere di modelli linguistici come GPT-3. Il testo problematizza le promesse etiche iniziali, confrontandole con le dinamiche del mercato. Lo stile è lineare e documentato, con l’obiettivo di offrire un resoconto critico, ma fondato su fonti dirette. Il libro si configura quindi come un’indagine sulla traiettoria di una delle organizzazioni più influenti nel campo dell’IA.
Schumpeter - Tecnologie emergenti
Schumpeter è una pubblicazione di Stroncature dedicata all’osservazione e all’analisi dei principali trend tecnologici e delle tecnologie emergenti. Schumpeter si basa su un monitoraggio sistematico delle principali pubblicazioni scientifiche open access e dei principali database brevettuali internazionali, con particolare attenzione alle banche dati dell’Ufficio Brevetti Europeo (EPO). L’obiettivo è comprendere in che modo le innovazioni tecnologiche possano essere utilizzate per affrontare problemi concreti in ambiti produttivi e sociali, generando un vantaggio competitivo per chi li adotta.
Fibre di cemento flessibili: un nuovo materiale per l’edilizia del futuro
Un nuovo materiale composito ottenuto dalla combinazione di cemento e cellulosa consente di produrre fibre flessibili che si induriscono a contatto con l’acqua. Queste fibre, sviluppate tramite un processo di filatura in ambiente anidro, possono essere intrecciate in tessuti cementizi leggeri, resistenti agli urti, isolanti e durevoli. Il materiale unisce la struttura rigida dei prodotti di idratazione del cemento con la rete flessibile della cellulosa, creando una doppia architettura interconnessa che migliora la tenacità e la resistenza meccanica. I tessuti ottenuti possono essere modellati prima dell’indurimento, permettendo applicazioni personalizzate in edilizia, design e protezione civile. Il processo di fabbricazione è semplice, scalabile e compatibile con le tecnologie esistenti. I dati sperimentali confermano prestazioni superiori rispetto ai compositi cementizi tradizionali. Comprendere le implicazioni operative di questa tecnologia può offrire vantaggi concreti in termini di costi, sostenibilità e versatilità progettuale.