La produttività in America | Rassegna Tedesca | Madri e figlie | Tucidide in Brasile | "Spes sibi quisque"
La produttività americana mantiene il primato globale
La produttività americana continua a mantenere un vantaggio significativo rispetto alle altre economie avanzate. Nel 2024, un lavoratore americano medio genera circa 171.000 dollari di output economico, una cifra nettamente superiore ai 120.000 dollari dell'area euro, ai 118.000 della Gran Bretagna e ai 96.000 del Giappone. Questo divario si è ampliato nel corso degli ultimi decenni: dal 1990, la crescita della produttività del lavoro negli Stati Uniti è stata del 70%, superando di gran lunga il 29% dell'Europa, il 46% della Gran Bretagna e il 25% del Giappone. Il successo americano è attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui maggiori investimenti in capitale fisico e intangibile, con una spesa in ricerca e sviluppo pari al 3,5% del PIL, un elevato dinamismo aziendale, con un tasso di ricambio delle imprese del 20% annuo contro il 15% europeo, e un mercato del lavoro più flessibile, dove il 5% dei lavoratori cambia impiego ogni trimestre.
Rassegna della stampa tedesca #96
Quello che segue è il Monitoraggio della stampa tedesca, curato dalla redazione di Stroncature, su commissione della Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano. Il monitoraggio ha cadenza settimanale ed è incentrato sui principali temi del dibattito politico, economico e sociale in Germania.
Stroncature produce diversi monitoraggi con taglio tematico o geografico personalizzabili sulla base delle esigenza del committente.
"Madri e figlie" di Anna Oliverio Ferraris
Lo scorso 30 ottobre, Stroncature ha ospitato un nuovo appuntamento della rubrica “Viaggi nell’innovazione” diretta da Roberto Panzarani. L’occasione è stata la presentazione del libro "Madri e figlie" di Anna Oliverio Ferraris (Gallucci editore, 2024). Due mondi femminili in continua relazione tra affetto, dipendenza e conflitti.
Cinque storie ispirate a vicende realmente accadute. Anna Oliverio Ferraris racconta, con la passione della narratrice e l’esperienza della psicoterapeuta, quel legame tra madre e figlia unico, speciale, irripetibile. A dispetto di tutti i paradigmi, le tradizioni e gli stereotipi, questi due universi femminili compongono un quadro più che mai variopinto di sentimenti profondi e radicati, tra affinità, rispecchiamenti, dipendenze, contrasti e riconciliazioni. Anche quando il filo sembra spezzato, non lo è quasi mai in modo definitivo: rimane nel ricordo e nell’immaginario.
Da queste pagine profonde emergono i chiaroscuri del rapporto madre-figlia e le dinamiche emotive di una relazione che l’età e i ruoli sociali rendono a volte asimmetrica, ma il cui equilibrio si fonda sempre sugli strati più profondi dell’Io.
Tucidide in Brasile
Il prossimo 5 novembre alle ore 17.00, Stroncature ospita una nuova puntata di Tertulias, la rubrica diretta Chiara Vangelista. La puntata dal titolo “Tucidide in Brasile” vede la partecipazione del prof. Paulo Butti de Lima, professore di Storia del pensiero classico presso l’Università degli Studi di Bari, porterà alla Tertulia i risultati della sua ricerca più recente, relativa alla ricezione dell’opera di Tucidide in Brasile nell’Ottocento e all’inizio del Novecento. La ricerca del professore si svolge nell’ambito del programma Global Thucydides. Converseranno con lui, insieme alla direttrice della collana, Luca Iori, storico dell’antichità greca dell’Università degli Studi di Parma, e Paulo César Gonçalves, storico del Brasile presso la Universidade Estadual Paulista – UNESP. Per partecipare è necessario registrarsi.
"Spes sibi quisque" Publio Virgilio Marone
La frase compare nel libro XI dell'Eneide di Virgilio, al verso 309. Il contesto è quello della battaglia decisiva tra Latini e Troiani, dopo la morte di Camilla.