La Scheda Unica Annuale Terza Missione (SUA-TM/IS) e le attività di monitoraggio
La Scheda Unica Annuale della Terza Missione e Impatto Sociale (SUA-TM/IS) è uno strumento informativo centralizzato introdotto per la prima volta nell’ambito del sistema nazionale AVA (Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento) delle università. Costituisce la “Parte Terza” della Scheda Unica Annuale della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD) e raccoglie sistematicamente, con cadenza annuale, i dati relativi alle attività di terza missione svolte da ciascuna università (parte centrale e dipartimenti). L’obiettivo principale di tale scheda è rendicontare in modo omogeneo e comparabile le attività volte alla valorizzazione della ricerca e alla produzione di beni e servizi di rilevanza pubblica e sociale. In particolare, le linee guida ANVUR (2018) definiscono due macro-aree di terza missione: (1) la valorizzazione della ricerca (ad esempio brevetti, imprese accademiche, attività di consulenza e trasferimento tecnologico) e (2) la produzione di beni pubblici e sociali (quali patrimonio culturale, sperimentazione clinica, formazione permanente, public engagement). In tal modo la SUA-TM/IS permette di quantificare il contributo dell’ateneo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, integrando i tradizionali indicatori di ricerca con nuove misure di impatto.
Dal punto di vista normativo, l’obbligo di compilazione della SUA-TM/IS trae origine dalla delega attribuita alla valutazione della qualità del sistema universitario (Legge 240/2010, D.Lgs. 19/2012) e dai successivi decreti ministeriali attuativi. In particolare, l’Agenzia Nazionale di Valutazione (ANVUR) ha approvato specifiche linee guida (31 gennaio 2018) per la nuova versione della SUA-TM/IS, recependo gli indirizzi ministeriali di monitoraggio del Miur. A partire dal 2019 gli atenei hanno dunque cominciato a rendicontare annualmente le attività di terza missione svolte negli anni precedenti (ad esempio, i dati 2015-2017 sono stati raccolti nel 2019). Le linee guida 2018 hanno conservato in gran parte la struttura delle precedenti schede (2000-2014), ma hanno esteso e snellito alcuni quadri. In particolare, si è dato maggior risalto alla misurazione degli impatti delle attività (culturali, sociali, economici) legate alla terza missione, ampliando la sezione relativa ai “beni pubblici”. Questo approccio, conservativo nella forma ma più focalizzato sulla qualità dei dati, mira a garantire un feedback informato per le politiche di ateneo.
Per gli enti pubblici di ricerca (EPR) vigilati dal MUR (come CNR, INAF, ecc.) si applica un meccanismo analogo: essi sono chiamati a compilare una propria scheda unica annuale dedicata all’impatto sociale e alla terza missione (a volte indicata come SUA-IS) al fine di garantire omogeneità e comparabilità dei dati nell’ambito della valutazione nazionale. Tali enti, infatti, partecipano anch’essi ai processi di valutazione della qualità della ricerca gestiti da ANVUR e devono rispondere agli stessi requisiti informativi previsti per le università.
Obblighi di compilazione e periodicità
La compilazione della SUA-TM/IS è obbligatoria per tutti gli atenei pubblici e privati riconosciuti ai fini del monitoraggio istituzionale, secondo scadenze stabilite a livello ministeriale. In base alle normative AVA, le università devono aggiornare la scheda ogni anno. Ad esempio, in documenti di ateneo e linee guida interne si raccomanda che la SUA-TM/IS venga predisposta con cadenza annuale e ricompra il triennio più recente. In effetti, le stesse autorità accademiche inseriscono la SUA-TM/IS all’interno dei processi interni di pianificazione e riesame, indicandone l’aggiornamento periodico come parte integrante del riesame annuale di ricerca e terza missione. Il decreto 1154/2021 ha formalizzato l’uso dei dati SUA all’interno del sistema AVA 3.0, ma non ha sostanzialmente modificato il principio di periodicità annuale già consolidato: gli atenei continuano a compilare la scheda entro le scadenze prefissate (tipicamente nei primi mesi dell’anno successivo al periodo in esame) per ogni triennio di attività.
La responsabilità diretta della compilazione ricade sui dipartimenti e sulle strutture centrali di ateneo. Le informazioni richieste sono strutturate per “quadri” corrispondenti ad aree di attività (ad es. obiettivi strategici, risorse umane, brevetti, spin-off, contatti con imprese, iniziative culturali e di engagement). Ogni università deve pertanto raccogliere internamente i dati dalle proprie strutture dipartimentali e complessivi di ateneo. Gli enti di ricerca, analogamente, coordinano la compilazione per le proprie articolazioni territoriali o dipartimentali. L’insieme dei flussi informativi viene gestito centralmente: i dati immessi nelle varie sezioni della scheda confluiscono in un database ministeriale unico, garantendo omogeneità di formato e la possibilità di interoperare con altre banche dati nazionali (es. bibliometriche, registro degli studenti, ecc.).
Flussi informativi, interoperabilità e standardizzazione
La piattaforma informatica di raccolta delle SUA è gestita dal Ministero (attualmente MUR) con il supporto tecnico di CINECA (vedi oltre). Essa consente di avere un flusso informativo centralizzato: ogni ateneo inserisce direttamente i dati sul portale dedicato, che integra i diversi ambiti di «Autovalutazione – Valutazione – Accreditamento». I contenuti della scheda sono codificati in modo standardizzato (campo per campo) per assicurare comparabilità statistica tra atenei. Ad esempio, i risultati dei brevetti, dei contratti conto terzi, degli spin-off, nonché le caratteristiche delle attività culturali e di formazione aperta, vengono dichiarati secondo criteri uniformi indicati da ANVUR.
Dal punto di vista dei database, il decreto 1154/2021 (che ha introdotto il nuovo sistema AVA 3.0) richiama esplicitamente le “banche dati di riferimento” al comma 1 dell’art. 9: secondo questo articolo, le schede SUA (inclusa quella della terza missione) – con l’interoperabilità con altri archivi ministeriali – devono contenere gli elementi informativi necessari ai sistemi di valutazione e accreditamento. In pratica, ciò significa che i dati inseriti nella SUA-TM/IS interagiscono con altre fonti (ad es. Anagrafe Nazionale Studenti, dati IRIS/AIR del CINECA) per evitare duplicazioni e rendere più efficiente l’aggiornamento delle informazioni. L’interoperabilità è realizzata tecnicamente attraverso interfacce ed esportazioni tra la piattaforma SUA e i principali sistemi informativi di ateneo. In sintesi, i flussi informativi sono centralizzati e normalizzati secondo specifiche tecniche condivise tra MUR, ANVUR e CINECA, garantendo che ogni dato di terza missione raccolto sia immediatamente riutilizzabile ai fini di analisi istituzionali e valutative.
Ruolo del CINECA
Il Consorzio CINECA (consorzio interuniversitario ad alto contenuto tecnologico) svolge un ruolo chiave nella gestione tecnica del sistema SUA. In particolare, CINECA ha sviluppato e mantiene la piattaforma informatica ministeriale (il portale AVA) attraverso cui le università compilano le loro schede annuali di ricerca e terza missione. Questo è confermato dallo stesso portale ufficiale, che ne segnala lo sviluppo tecnico: “Sviluppato da: CINECA”. Il CINECA cura sia l’infrastruttura software che le connessioni con gli altri database, fornendo assistenza tecnica agli atenei e agli enti di ricerca. Di fatto, senza l’infrastruttura di CINECA non sarebbe possibile garantire la raccolta uniforme dei dati né l’accesso remoto da parte di tutte le sedi coinvolte. In aggiunta alla piattaforma principale, CINECA promuove iniziative di formazione (es. webinar sulla compilazione della SUA-TM/IS) e mantiene documentazione tecnica di supporto, contribuendo alla standardizzazione del processo di monitoraggio delle attività di terza missione.
Collegamento con i processi di valutazione e programmazione istituzionale (ANVUR)
La raccolta dei dati tramite la SUA-TM/IS non è solo uno strumento interno di monitoraggio: i dati inseriti alimentano direttamente i processi di valutazione e pianificazione a livello nazionale. In sede di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR), ad esempio, ANVUR ha incluso la terza missione come oggetto di valutazione. Le linee guida VQR 2015-2019 (DM 1110/2019) prevedevano l’analisi di casi studio di terza missione e facevano riferimento ai dati codificati nella SUA-TM/IS per verificare la coerenza delle attività dichiarate. Analogamente, nel nuovo modello di accreditamento periodico (AVA3 previsto da DM 1154/2021), uno dei requisiti di sede riguarda la capacità dell’ateneo di monitorare e riesaminare le proprie attività di ricerca e terza missione. Il DM 1154/2021 stabilisce che l’accreditamento include “tra le altre cose” la verifica della presenza di valutazioni delle informazioni contenute nelle schede SUA-RD/TM/IS. In altre parole, per ottenere la certificazione di qualità istituzionale l’ateneo deve dimostrare di utilizzare la SUA-TM/IS come strumento di raccolta dati e di riesame interno.
Da ultimo, i dati aggregati della SUA-TM/IS servono anche alla pianificazione ministeriale e all’assegnazione di risorse legate alla terza missione (ad esempio bandi nazionali per progetti di public engagement e innovazione). L’Agenzia stessa può elaborare report periodici sull’andamento delle attività di terza missione in Italia, utilizzando le informazioni standardizzate provenienti dalle SUA. In tal senso, la SUA-TM/IS rappresenta un elemento di connessione fra la programmazione del MUR, l’auto-valutazione di ateneo e i criteri di valutazione applicati da ANVUR, creando un continuum informativo tra le autorità di governo (MUR/ANVUR) e le strutture accademiche.
Fonti: normativa e linee guida ufficiali del MIUR/MUR e di ANVUR (Legge 240/2010 e atti attuativi, Decreti Ministeriali citati, linee guida ANVUR per la SUA-TM/IS, documenti ANVUR su VQR e AVA, documentazione CINECA sulla piattaforma SUA).