La sindrome dell’over-skilling: competenze oltre le mansioni nell’era digitale
L’era digitale ha portato con sé una crescente attenzione alle competenze e alla formazione, ma ha anche fatto emergere un paradosso meno discusso: molti lavoratori dispongono di abilità superiori a quelle richieste dai loro impieghi quotidiani. Questo fenomeno, spesso definito “over-skilling”, indica una situazione in cui le capacità avanzate di una persona restano in gran parte inutilizzate nel contesto lavorativo attuale. In passato il dibattito sul lavoro si concentrava soprattutto sulla carenza di competenze e sul bisogno di upskilling, ma oggi si riconosce sempre più che esiste anche il problema opposto. In un mercato del lavoro plasmato dalla trasformazione digitale, comprendere la natura e le implicazioni di questo mismatch tra talento disponibile e mansioni effettive è diventato fondamentale. La questione non riguarda solo casi isolati, ma riflette tendenze profonde della società contemporanea e solleva interrogativi sulla capacità delle nostre istituzioni e imprese di valorizzare appieno il capitale umano in un contesto tecnologicamente avanzato.