Anche se la situazione è piena di incertezza è forse utile provare a fare (con tutti i “se”, i “ma” e i condizionali del caso) qualche riflessione a freddo su quanto sta accadendo in Israele, cercando di capire quali possano essere le prospettive strategiche degli attentatori, le finalità cioè che che stanno perseguendo attraverso l’orrore che hanno creato.
Gli accordi di Oslo
Gli Accordi di Oslo, propriamente noti come la Dichiarazione di Principi sugli Accordi di Autogoverno Interinale, rappresentano un punto cardine nel contesto delle interazioni palestino-israeliane nel periodo post-Guerra Fredda. Firmati nel 1993, gli accordi costituiscono un tentativo di instaurare un processo che avrebbe dovuto condurre alla realizzazione di due obiettivi principali: fornire al popolo palestinese un certo grado di autonomia e autogoverno nelle aree della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, e instaurare un canale di dialogo e negoziato tra le parti coinvolte, specificamente l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e lo Stato di Israele.
Hamas, un profilo politico e militare
Hamas, acronimo arabo di "Harakat al-Muqawama al-Islamiyya" (Movimento di Resistenza Islamica), ha plasmato un significativo capitolo nella storia della Palestina e del Medio Oriente. Dall'origine nel contesto dell'intifada del 1987, esso si è stratificato come un'entità polivalente che amalgama aspetti religiosi, politici e amministrativi.
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