La Turchia: autonomia strategica o revisionismo attivo?
Negli ultimi anni la Turchia ha perseguito una politica estera sempre più orientata all’autonomia strategica, cercando di affermarsi come attore indipendente nello spazio regionale e globale. Ankara non si limita più al ruolo di alleato subordinato dell’Occidente, ma aspira a costruire una propria sfera di influenza, muovendosi con margini di manovra sempre più ampi tra i principali poli del sistema internazionale. Il rafforzamento della leadership interna e la stabilizzazione del potere politico hanno reso possibile una proiezione esterna più coerente, nella quale la centralità geografica del Paese è concepita come leva geopolitica. La Turchia contemporanea si definisce sempre meno come membro integrato di un blocco e sempre più come potenza regionale autonoma, dotata di capacità proprie e legittimità strategica.